Scritto da Carlo Grassi Foto Credits Martina Agnese Pagani E venne quel giorno che Fahali mise i miei abiti, ma non erano solo i miei abiti, era me: il mio essere. Se lo mise addosso. Gli occhi, il passato, le smorfie persino, erano di Fahali, ma lui era me. Io… Io però non ero lui, ero solo un timido spettatore di fronte a quel prodigio umano: come si sentiva? quale era stato il primo pensiero? si riconosceva? Mi riconosceva? Comprendeva cosa era...
Scritto da Giulia Lea Dopo quasi un mese qui a Nyagatare, tra la scuola e la vita di comunità, ci si sente a casa. Gli odori, i colori, i suoni iniziano a fare parte della nostra quotidianità ed è semplice riconoscere da dove provengano quel rumore di acqua, quel profumo di pane o di chi sia quella camicia a righe bianca e bordeaux. ...