di Matteo Sciacca“Quale vecchio noi è morto e quale sopravviverà al ritorno?”Ho trovato queste parole in uno di quei bar rigonfi di persone che trovi sulla strada per Santiago. Inaspettato era il luogo dove trovarle, ed inaspettate quelle parole rimbalzano nella mia testa.In effetti, a pensarci bene, quello che è capitato durante il viaggio è tutto tranne che atteso, tutto tranne che prevedibile.Imprevedibili sono reazioni del nostro corpo al tanto camminare; imprevedibile è il nostro stato d’animo di fronte alla...
di Elisa GuidottiArriviamo a O Pedrouzo la mattina presto. Mancano poco più di 20 chilometri alla Cattedrale di Santiago de Compostela, la nostra meta finale.I nostri corpi ci dicono che abbiamo bisogno almeno di un giorno di riposo.Poi ci rimetteremo in cammino, speriamo che i nostri piedi non siano troppo sconvolti quando li rimetteremo dentro a delle scarpe chiuse.Guardo Giulia e Mario dormire e mi chiedo se non abbiamo chiesto troppo a noi stessi, se non abbiamo fatto abbastanza attenzione...
Scritto da Giulia Gili Dal mio diario di viaggio, data 3.08.22Camminare sempre avanti, senza guardarsi indietro, se non per riconoscere la strada percorsa, per ricordare da dove si era partiti. Camminare finché si ha fiato, finché i piedi non sono troppo affaticati e doloranti da non reggere più le tue gambe. Camminare finché il corpo sostiene i tuoi passi. Camminando, ho scoperto alcuni lati di me che non immaginavo, ho incontrato una me diversa, ho trovato la persona che sono,...
Scritto da Maria VitelloCamminiamo passo dopo passo.Il sole, il caldo, la stanchezza e lo zaino iniziano a farsi sentire.Chi avverte i primi dolori muscolari, chi soffre per le vesciche, chi per i piedi, chi per la schiena… insomma ce n’è per tutte le salse!Tutto inizia ad alleggerirsi però, quando lungo il tuo cammino, incontri altri pellegrini, ognuno con la sua storia, ognuno con la sua personalità.Conosciamo M., un ragazzo che all’apparenza scontroso e di poche parole, si rivela essere una...
Santiago de Compostela, 3 agosto 2022Scritto da Elisa, Matteo, Mario, Giulia e Maria. Come è stato l’arrivo alla Cattedrale di Santiago de Compostela, dopo 210km di cammino? Quali sensazioni, quali emozioni si provano ad attraversare la città dopo aver camminato per le campagne galiziane?Cosa osservano i nostri occhi, cosa sentono le nostre orecchie, cosa prova la nostra pelle quando si passa per i vicoletti della città vecchia e si iniziano a intravedere le guglie?Cosa significa arrivare alla destinazione?Gli Educatori...
Ci sono un padre e un figlio, c’e un cammino fatto insieme, ci sono passi ed emozioni che hanno accompagnato i paesaggi e i pensieri. Scritto da David Perfetti I passi sono stati lenti e calibrati, mentre i pensieri sembravano, e lo sono tutt’ora, degli acrobati disordinati. Ora che siam tornati, vorrei restituirgli il loro meritato riposo. Ecco, mentre i piedi, liberi delle loro scarpe, respirano insieme alle sensazioni vissute, vorrei restituire ai pensieri una coreografia ordinata ed armonica. ...
Sono sulla via di Santiago, sulla via che vide molti piedi prima di me, molti pensieri prima dei miei, molti dolori più intensi dei miei. Quanti chilometri sono passati dal giorno 12 di Aprile? a dire la verità, non lo so, ho perso il conto o forse ho semplicemente smesso di contare ed ho cominciato a camminare. Che significa camminare? camminare vuol dire affidarsi ai propri piedi, sulla terra che si fa asfalto e strada affollata, che chiede silenzio, che...