Di Marta Meroni
Il mio viaggio è cominciato con una parola: essenzialità.
Le parole di chi ci ha accompagnato in questa carovana risaltano al fondo di una breve lista:
“Prepareremo il tutto imponendoci di far stare tutto in un solo borsone, non esageratamente grande… Sarà il nostro primo esercizio di essenzialità”.
Guardo il mio zaino pieno e sento che avrei potuto svolgere meglio questo compito iniziale.
di Simona Di Gallo Quest’ anno Teresa Falanga, che da molto tempo si occupa della Valigia degli attrezzi sull’arte, ci ha proposto degli spunti all’inizio di ogni attività tratti dal libro “Laboratorio colori. Attività di esplorazione, confronto, pittura e rappresentazione” (Erickson, 2007. M.Seitz, R.Seitz) ecco quelli che sono riuscita a raccogliere e riordinare dai miei appunti… C’era una volta un Nero…. E ad un certo punto incontrò il Rosso. E poi diventò tutto Blu “Riusciresti a immaginarti un mondo senza colori?” “Bianco, nero e...
di Francesca Cervo 10 Giugno 2019 Sono stati convocati tutti i gli “incaricati dell’educazione” (è così che chiamano genitori/parenti) dei ragazzi della decima classe, ovvero ragazzi tra i 18 ed i 20 anni. La suora messicana, responsabile di questa scuola ci ha riuniti per parlare di un tema che la colpisce molto: la violenza. Ha parlato ai genitori spronandoli ad essere più responsabili dei figli, più presenti, di spegnere la televisione e sedersi vicino a loro e chiedere come stanno. Siamo in Africa. L’angola è...
di Annamaria Degennaro È difficile raccontare, raccontarsi, dentro la testa, l’anima ed il cuore si mescola tutto insieme in un turbinio…scrivere vuol dire fare chiarezza e a volte la chiarezza può far paura. Potrei provare a fare una lista delle cose che mi hanno colpito da quando sono qui: i colori e le strade appena scesa dall’aereo mi hanno riportato in Tunisia, il caos, la vita, gli sguardi e le camminate. Ci sono pezzi di vita per la strada che diventa un...
di David Perfetti Un giorno, in compagnia di alcuni amici, ci siamo trovati ad entrare dentro un enorme galeone. Questo era composto da molti piani, con scale che s’intrecciano all’infinito, dove l’inizio e la fine si perdono alla vista, da cabine di vario genere, decorate, scarne o consumate dal tempo o dall’assenza, da un opprimente silenzio, quasi spettrale, e da un abbandono totalmente reale. Era sormontato da una, gigantesca e pesantissima, vela di cemento che impediva all’imbarcazione di muoversi, e di prendere...
di Valentina RainoneIl sole dorme.Del riso scelto la mattina, vengono scartati alcuni sassolini, insieme. 4.30, a lume di candela, anche oggi manca la corrente. Pazienza. Vengono riempiti alcuni secchi d’acqua. Il silenzio si fa spazio tra le ombre dei nostri corpi e lo scoppiettio della legna illumina come flash di una macchina fotografica i nostri volti. A poco a poco, con pigrizia, il sole si fa spazio fra le colline e le nuvole.Inizia un nuovo giorno.Il rispettoso silenzio durante i pasti, sorrisi complici tra i tavoli,...
di David Perfetti Si può continuare a viaggiare su dei binari in disuso e abbandonati? Mi son chiesto questa domanda camminando lungo delle vecchie rotaie, nel villaggio rom di Fier, tra erba alta, incuranza e grida di bambini. Ho cercato di non darmi subito una risposta ma di lasciarmi condurre da quelle due linee parallele in fuga. Delle piccole mani mi hanno raggiunto, cercando le mie, e in loro compagnia abbiamo cominciato a camminare. Mi son subito fidato di quella stretta e ho lasciato...
di Stefania Lissandrelli C’è un’ espressione nel mondo ebraico che con tre lettere dice qualcosa di importante, raggruppando diversi concetti che noi scorporiamo in più parole. Quest’espressione è TOV. Indica il bene che va di paripasso con la bellezza. Ciò che è buono (oltre il senso del gusto, ma buono dentro), è anche bello (oltre il senso della vista, ma una bellezza che fa bene). “Ke buono, pastiçeri sociale” Fier, Albania. Abbiamo visitato l’ultimo giorno di viaggio in Albania questa nuovissima pasticceria sociale, finanziata dall’Unione...
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