“Quello che mi è piaciuto del campo scuola è che siamo rimasti bloccati nel fango e si mangiava pane tutti i giorni”. Eccolo lì Kalvin, seduto al mio stesso tavolo in questa baracca di lamiera che per un anno sarà la sua casa, e che ora è un po’ anche la mia, con lo sguardo luminoso e la bocca ancora sporca di ugali. Lui, che ha vissuto la strada prima di arrivare lì. Lui, che di strada ne ha percorsa molta per...
Asante… Chiudo gli occhi…. Chiudo gli occhi e sono in Africa, sono in Kenya, sono a Nakuru. Accanto a me ci sono Gabri, Marzia e Dani e oggi anche Sara, Marco e Sofia…siamo sul matatu, un pulmino che collega la campagna alla città, stiamo andando al drop-in. Guardo fuori dal finestrino la città che si muove, la fotografo con gli occhi…la strada polverosa, i negozietti fatti di assi di legno colorati, la gente seduta sulla collinetta vicino ai binari del treno che...
Scritto da Gabriella Ballarini Ieri ero in Africa, oggi sono a Milano. Strani contorni per una piccola storia, la storia di un viaggio che ha attraversato i miei occhi e che si fermerà, forse, da qualche parte. Ieri ero in Africa, a Nakuru, in Kenya, dove le strade sono di polvere e poi diventano di fango e nessuno ha tempo per arrabbiarsi se rimane impantanato, l’acqua è una benedizione, il tempo è infinito, è una risorsa di cui disporre gratuitamente che ci...
John lo sa che andremo via e anche noi lo sappiamo: da qui comincia il viaggio, da qui parte ogni giorno, da qui emerge ogni dubbio. Il Kenya accoglie il viaggiatore dentro nuvole di polvere, lo spinge nei vicoli, lo schiaffeggia quando attraversa la strada, lo costringe a soffiarsi il naso e a controllare l’aria del sospiro di fronte al barattolo di colla tra le mani dello sconosciuto. Questa mattina gli sconosciuti...