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06 Set

Campus Milano/ Dimentico ma trovo, in equilibrio, sopra la follia

di David PerfettiTornando a casa, dopo una settimana di campus nella cascina di Milano, oltre al mio zaino ho con me una busta contenente una scatola di cartone.È una scatola che abbiamo costruito, decorato, sia dentro che fuori, pensando a chi siamo e a ciò che lasciamo vedere di noi.La mia ha diversi ritagli di giornale, uno grande con una illustrazione di un bambino disteso su un ramo di un grande albero mentre osserva la luna piena. Intorno, ritagli di...

04 Set

Cammino di Santiago/ Che senso ha?

di Elisa GuidottiArriviamo a O Pedrouzo la mattina presto. Mancano poco più di 20 chilometri alla Cattedrale di Santiago de Compostela, la nostra meta finale.I nostri corpi ci dicono che abbiamo bisogno almeno di un giorno di riposo.Poi ci rimetteremo in cammino, speriamo che i nostri piedi non siano troppo sconvolti quando li rimetteremo dentro a delle scarpe chiuse.Guardo Giulia e Mario dormire e mi chiedo se non abbiamo chiesto troppo a noi stessi, se non abbiamo fatto abbastanza attenzione...

01 Set

Angola/ Um Olhar Atento Desobre Virtudes

di Laura D’AddarioLa jeep sobbalza da una parte all’altra, corre nella rossa terra sparsa per la vegetazione incolta, mai toccata. È tutto più verde di quello che uno si immagina; lungo la via si incontrano bambini che giocano con le ruote delle auto, salutando energicamente chiunque passi e si affacci dai finestrini; per quelle strade è raro ricevere visite.Una donna vestita di blu, rosso e giallo trasporta sulla sua testa un’enorme scatola di metallo, è elegante. Sembra sfidare qualsiasi legge...

30 Ago

Isola d’Elba/ La semplicità del noi

Scritto da Diana FortiniQuand’è stata quella volta che partire ti è sembrato un po’ come tornare a casa?Chiudo gli occhi e mi sembra una magia…Ritorno alle facce stanche e l’arrivo in tenda, gli sguardi timorosi e curiosi,camminare nel buio, addormentarsi tra la paura e la bellezza dei rumori del bosco.La giornata inizia a raccontarci i rituali della Mammoletta, la raccolta di frutta e verdura nell’orto, lo svegliarsi a vicenda, le moke giganti e le tazze ad aspettarci sulla lunga tavolata...

27 Ago

Campus Milano/ Io sono un giradischi rotto

Scritto da Gabriella BallariniSeduta al tavolo di lavoro della casa in cui sono nata, rimetto la playlist delle nostre due settimane di Campus a Milano, apro il quaderno e inizio a rileggere.Il quaderno riporta subito un disegno di David che racconta il concetto di Comunità e dice: amici, consapevolezza, responsabilità, coscienza, solitudine, fiducia, solitudine, amore, ruoli, confine, straniero, relazione, ruoli, organizzazione, nutrimento, condividere.Dalla cassa arriva Marracash che dice:Guardando quei problemi grossi che si fanno enormiQuelli brutti sono diventati...

26 Ago

Cammino di Santiago/ Partire dalla fine

Scritto da Giulia Gili Dal mio diario di viaggio, data 3.08.22Camminare sempre avanti, senza guardarsi indietro, se non per riconoscere la strada percorsa, per ricordare da dove si era partiti. Camminare finché si ha fiato, finché i piedi non sono troppo affaticati e doloranti da non reggere più le tue gambe. Camminare finché il corpo sostiene i tuoi passi. Camminando, ho scoperto alcuni lati di me che non immaginavo, ho incontrato una me diversa, ho trovato la persona che sono,...

24 Ago

Isola d’Elba/ Il coraggio dei piedi scalzi

Scritto da Mariavittoria SarnataroLa Mammoletta è un posto magico fatto da persone coraggiose per altre persone coraggiose.Nel mondo fuori per prendere coraggio si indossa qualcosa: maschere, armature, ruoli.Qui invece bastano una manciata di ore per rendersi conto che funziona diversamente.Già dalle prime attività le riflessioni e gli interventi dei ragazzi e ragazze che questo luogo lo vivono da qualche anno lasciano di stucco per la profondità, consapevolezza e coraggio. Ci sono, si mettono in gioco, si espongono.“Il mio labirinto a...

20 Ago

Angola/ Il ritmo della confusione

Scritto da Chiara FarmehiniLuanda, 10 agosto 2022È rimasta solo un’ora prima di ripartire per l’Italia. Mi siedo nel portico davanti casa per riordinare un po’ i pensieri. Il vento muove le foglie degli alberi. Mi fermo ad ascoltarlo, ho sempre adorato questo fruscio delicato. In lontananza, sento anche i rumori della strada principale, sulla quale ogni giorno sfrecciano un numero strabiliante di macchine, che si sfiorano continuamente senza mai toccarsi, come in una danza dai ritmi imprevedibili. Sento anche i...