Isola d’Elba/ Affidarsi

di Lucia Magni Ho chiuso gli occhi e ho cominciato a dare una forma a quel pezzo di argilla. Prima solo con i polpastrelli, delicatamente ho accarezzato gli angoli di quel blocco informe. Poi ho cominciato a passarlo tra le mani, a percepirne la temperatura, la consistenza, ad immaginarmi le sue ombre, le sue luci. Infine, con decisione, ho affondato le dita nella forma e mi sono fidata delle mie sensazioni… Non sapevo cosa stesse nascendo tra le mie mani ma, senza spiegarmi il perché,...