Sono passati 5 giorni dalla fine del cammino ed è tempo di partire, da oggi si iniziano a preparare zaini, sacchetti di materiali, liste, quaderni e possibilità.Il viaggio è questo, è una possibilità continua, la possibilità di mettersi in movimento e andare verso.Verso cosa?Il primo movimento che faremo sarà quello che ci siamo ripetute al cammino: andare verso, con tutto il corpo. Con i nostri pensieri, con la nostra storia, passato, presente e futuro che si fondono e fondano il...
di Silvia GrugnalettiSono passati quattro anni dal mio ultimo viaggio con Educatori Senza Frontiere ed ero proprio qui, in Angola, nella comunità Criança Feliz di Huambo, insieme ai ragazzi e agli educatori che, qualche settimana fa, ci hanno accolto con grande entusiasmo e affetto. C’era molta attesa, sia da parte nostra che dei ragazzi: siamo tutti cambiati, cresciuti, abbiamo molte cose da raccontarci, ma lasciamo che i giorni trascorrano in maniera lenta e serena, condividendo i ricordi e i pensieri...
Di Federica MazzilliOre 18:30. La cloche risuona in tutta Ambalakilonga.È un richiamo. La giornata è quasi giunta al termine e noi ci ritroviamo tutti in cerchio.È bello guardarsi negli occhi. È bello starsi accanto. È il nostro appuntamento quotidiano ed è un po’ come dirsi “Siamo a casa, ci siamo tutti”.La voce di uno dei ragazzi, a turno, intona l’inizio di questo canto, quelle degli altri lo seguono e si alternano donandogli sfumature. Il djembe ne scandisce ed intensifica il...
Quest’anno la nostra formazione si intitola “Diari di educazione itinerante” e così vogliamo portarvi per mano nei nostri diari. L’archivio storico di Educatori senza frontiere è stato scoperchiato e trascritto da Simona Di Gallo e Veronica Pizzi. Sarà un anno tra passato e futuro, nel presente comporremo il nostro nuovo quaderno, per scrivere le nuove pagine della storia di ESF. Diario di viaggio Etiopia 2016 di Martina Alessandrini Chi siamo noi? noi che facciamo fatica a riconoscerci nelle nostre stesse parole, noi che la nostra ombra ci...
di Laura Floris Scrivo al mio rientro dall’Africa, a tre giorni dal momento in cui ho salutato quei bambini gioiosi, quella gente sorridente, accogliente, quei paesaggi colorati, quella terra rossa, quel sole bollente. Scrivo con nostalgia e malinconia. Sì, sono passati solo tre giorni ma già ne sento la mancanza. L’Africa è così, coi suoi mille difetti ti colpisce, ti segna, ti lascia un’impronta indelebile sul cuore. Ciò che più ti rimane non sono quei difetti, il chiasso, il disordine, le...