Formazione di EQUIPE EDUCATIVE

Formazione di EQUIPE EDUCATIVE

La formazione

Educatori senza Frontiere (ESF) ha come fulcro della propria missione la FORMAZIONE nel senso più esteso del termine. Una formazione che prende in considerazione l’essere umano nella sua interezza. Una formazione che si svolge in Italia e in ogni Paese del mondo che ne faccia richiesta.

Il METODO di Educatori senza Frontiere si fonda sul viaggio e sull’ itineranza e su come il movimento ci trasformi. Ma questo movimento lo trasportiamo anche in aula, attraverso l’approccio maieutico che contraddistingue i nostri interventi e attiva la riscoperta personale.

La relazione è la chiave: attraverso attività artistiche e di aula attiva, lo spazio si trasforma in un laboratorio di esistenze che si confrontano, che si trasformano, che condividono, che si fermano a pensare.

Il facilitatore non ha il compito di insegnare, ma di trasformare lo spazio formativo in un laboratorio, dove ognuno porta la propria storia, “dalla forza della storia di ognuno, nasce il cambiamento.” (cit. Cristina Mazza)

Il nostro METODO

  • frutto di ricerca e contaminazioni.
  • Aperto, permette dunque la progettazione partecipata con i committenti che chiedono un nostro intervento.
  • Esperienziale, perché non si basa su ricette pre-confezionate ma, fondandosi sull’incontro, ne valorizza l’elemento della flessibilità e della creazione congiunta.
  • In evoluzione, gli stimoli esterni per noi sono fondamentali e la nostra adattabilità è sinonimo di crescita continua.
  • Scelta di un linguaggio che non ci allontani dalle persone, ma che ricostituisca quella circolarità, unica dimensione possibile per lo scambio e l’uguaglianza.
  • Applicabile alla gestione dei conflitti senza che si parta mai dal conflitto, ma piuttosto da una comunicazione che si trasforma.

Gli strumenti

  • Il viaggio e l’itineranza: la pedagogia dell’erranza che fa del viaggio e dell’itineranza un metodo formativo fondato sul movimento e sulla generazione di un cambiamento interiore.
  • La scrittura e il metodo autobiografico. Attraverso la parola, diamo voce alla nostra storia.
  • Le arti (pittura, manipolazione di materiali, creatività legata alla trasformazione). Attraverso l’utilizzo di pratiche artistiche si vogliono attraversare territori personali e, rompendo gli schemi canonici, si vuole entrare nel mestiere dell’educare percorrendo strade alternative.
  • Il teatro. Attraverso tecniche di teatro sociale e teatro dell’oppresso, si indagano territori personali e sociale, dinamiche interpersonali e legate all’immagine di sé.
  • La danza e la musica, elementi connaturati al corpo e alla sua armonia, che esercitano la presenza e la stima di sé.
  • I talenti delle povertà. Riconoscere in una terra lontana (o vicina) il potenziale di trasformazione degli orizzonti di riferimento e il riassetto personale e professionale in funzione dell’altro, del mondo e dei popoli che lo abitano;
  • Il cammino. Camminare e scoprire, scoprire ed indagare i sentieri, la fatica dell’andare. Camminare fuori, immersi nella natura o in strade di città per storicizzare e addentrarsi nei boschi, ritrovando radici di terra e di storia che aprano percorsi che sembrano impossibili.
  • Il gruppo e l’incontro. I nostri percorsi formativi prevedono sempre e comunque la dimensione dello scambio, del confronto, del rispecchiamento, indispensabili alla profonda conoscenza di sé e alla possibilità rinnovata di essere educatore/educatrice (senza frontiere).

La progettazione partecipata

Tra i principi del nostro agire c’è quello di non preparare mai nulla di pre-confezionato, di seguito i passi per la nostra progettazione insieme.

  • Identificazione dei bisogni.
  • Individuazione di obiettivi generali e specifici.
  • Proposta di un’offerta formativa ad hoc da parte di ESF.
  • Approvazione della bozza finale.
  • Invio Budget.
  • Approvazione budget.
  • Valutazione congiunta.

A chi si rivolge la formazione di Educatori senza Frontiere:

  • Educatori ed educatrici
  • Equipe di operatori che lavorano nel sociale
  • Gruppi formali ed informali che operano nel non profit (associazioni, fondazioni, etc.)
  • Insegnanti (dalla scuola dell’infanzia, alla scuola superiore)
  • Persone interessate alla propria formazione personale