Scritto da Carlo Grassi Foto Credits Martina Agnese Pagani E venne quel giorno che Fahali mise i miei abiti, ma non erano solo i miei abiti, era me: il mio essere. Se lo mise addosso. Gli occhi, il passato, le smorfie persino, erano di Fahali, ma lui era me. Io… Io però non ero lui, ero solo un timido spettatore di fronte a quel prodigio umano: come si sentiva? quale era stato il primo pensiero? si riconosceva? Mi riconosceva? Comprendeva cosa era...
Scritto da Rosalinda Catalfo Piove: è tempo di tornare, le nuvole umide coprono il sole dei caraibi che ci ha bruciato le spalle, dopo una settimana itinerante il corpo chiede riposo, mentre la testa continua a correre veloce sull’asfalto della Panamericana, tra le colline le piante di caffè ora lucide, ci dicono che la siccità è finita. ...