Oggi per la prima volta da quando sono qui ho avuto quel mal di stomaco che ti prende non per colpa del cibo, ma per quello che vedi. Siamo stati al barrio Rodeo, un quartiere povero di El Paraiso, dove siamo stati anche domenica scorsa. Ma oggi era diverso. Oggi, come da quattro giorni a questa parte, pioveva, pioveva forte e non eravamo sotto un tetto sicuro, ma all’aperto, in strada. In una strada di terra, tutta buche e fango che piu’...
L’Honduras e` il posto dove si va a scuola con la bicicletta, se non a piedi. L’Honduras e` il posto dove non c’e’ acqua e per farsi la doccia bisogna aspettare la mattina dopo, anche se si e’ sudato tutto il giorno, oppure bisogna usare l’acqua del fiume. L’Honduras e` il posto dove a tavola non rimane mai niente, perche’ se a qualcuno non va di mangiare gli altri sono disposti a dividersi molto volentieri quelloo che rimane. L’Honduras e` il posto...
Lunedì h:7.10 il mio aereo decolla in direzione Parigi dall’aeroporto di Malpensa: è iniziato. Dopo un volo trascorso a cercare inutilmente di dormire ed aver attraversato a ritmo incalzante lo scalo Francese, arrivo al gate del volo per Tanà,dove credevo di trovare la mia tutor Elisa con le altre 2 ESF Giulia e Livia; il loro volo da Roma era, però, in lieve ritardo cosicchè sono arrivate all’ultimo momento per l’imbarco e siamo saliti a bordo. Si va! Il volo...
Ho scelto i colori e i sapori per descrivere questo viaggio che nelle parole ci stava proprio stretto. Solo il silenzio, quello vero, e il movimento libero della mia mano potevano riuscirci. Ho scelto i sapori più forti, per non scordarmi mai dei pomeriggi in cucina con i bambini di strada, ho scelto il pepe perché mi entrasse nelle narici e fino alla gola, perché mi grattasse le corde vocali fino a togliermi il fiato, proprio come quei piedini sporchi hanno...
I giorni scorrono sempre in maniera strana in Africa, tra attese e tramonti che ti portano già verso un’altra inaspettata giornata. Abbiamo imparato in così pochi giorni ad attendere e a far si che questo tempo fosse pieno, riempito di parole, di sguardi, di pensieri, di penne che scorrono sui diari, di polvere, di sole, di dubbi, di sorrisi, di nervi a fior di pelle, ma mai vuoto. Abbiamo dovuto attendere tanto per vedere realizzato ciò per cui eravamo qui, ovvero...
Il suono della sveglia delle 6:00 mi riporta ai tempi della scuola… DRIN DRIN… Apro il primo occhio, apro il secondo e cerco di sbrinare le ciglia dalla notte gelida di Porto Alegre! Eh si! Ragazzi, il Brasile non è solo samba, carnevale e “saudades”, è anche un freddo assurdo! Piccola colazione, perché ormai dopo qualche giorno impari che ne seguiranno tanti altri di cafesiños e non ti vuoi far cogliere impreparata!…E poi via, Restinga e CPIJ ci aspettano! Alle...
John lo sa che andremo via e anche noi lo sappiamo: da qui comincia il viaggio, da qui parte ogni giorno, da qui emerge ogni dubbio. Il Kenya accoglie il viaggiatore dentro nuvole di polvere, lo spinge nei vicoli, lo schiaffeggia quando attraversa la strada, lo costringe a soffiarsi il naso e a controllare l’aria del sospiro di fronte al barattolo di colla tra le mani dello sconosciuto. Questa mattina gli sconosciuti...
Il tempo dell’attesa è un tempo sacro, un tempo incompreso, incomprensibile, da scoprire. Il tempo dell’attesa è un tempo lento, mai definito, incerto. Il tempo dell’attesa stanca come quello dell’azione, stanca di più perché dilata i momenti, interviene sui meccanismi della resistenza, ti sfianca. Il tempo dell’attesa si accompagna a quello del sogno vivo, del sogno davanti agli occhi che guardano il mondo passare, o meglio quel pezzo di mondo in cui la tua attesa è in opera. Il tuo...