di David Perfetti
Cosa è una linea?
Il dizionario ci dice che è una figura geometrica continua a una direzione, definibile intuitivamente come formata dalle successive posizioni di un punto in movimento.
Con la valigia degli attrezzi partiremo proprio da lì, dal punto; da quello sul foglio e da quello che noi siamo, per poi incamminarci nel viaggio. Ci metteremo in movimento, seguendo l’indicazione di Munari, il pensiero pensa e l’immaginazione vede, iniziando con la nostra mano per poi arrivare a tutto il corpo, unendo gesti, vista e pensieri.
Andremo passo dopo passo, o meglio, tratto dopo tratto, a scoprire un spazio definito da infinite strade e forme, fino a creare una sorta di personale mappa-vocabolario, giocando con l’immaginazione e le linee, seguendo procedimenti istintivi e creativi.
Siamo tutti dei creatori e dei trasformatori, in questi due giorni, prenderemo per mano i nostri pensieri e li porteremo con noi sui fogli bianchi, creando un mondo con un nuovo codice e una nuova visione. Una nuova realtà, rielaborata istintivamente, dove l’errore o il giudizio non saranno presenti, perché sarà la nostra e solo noi potremmo interpellarla, comprenderla e percorrerla.
Libereremo la nostra fantasia e il nostro istinto, ricercando la forza che può avere un gesto tracciato, una forma o un simbolo, andando a rivelare un nostro codice, per interpretare ed esprimere il nostro sentire.
Scarabocchieremo, abbandonando il concetto del “bello” ritornando anche bambini, conosceremo artisti che con le linee e gli scarabocchi son diventati grandi, guarderemo i nostri segni andando a vedere cosa ci vogliono comunicare, per poi trasformarli in favole o nella nostra storia.
Dopo aver disegnato le nostre linee, pattern e forme, con colori, matite, pennelli, riprendendo l’origine della parola linea, dal latino lineus (cordicella di lino), le trasformeremo in concreto, rendendole tridimensionali, in una realtà da toccare e modellare; per immaginare e realizzare il nostro mondo, presente e futuro, con il coraggio di costruire sognando, in grande e in meglio.
In attesa di conoscervi, di disegnare ed esprimerci creativamente insieme, vi lascio con questa filastrocca di Gianni Rodari, dal suo Libro degli Errori.
Appeso a una parete
ho visto il tuo disegnino:
su un foglio grande grande
c’era un uomo su un angolino,
un uomo piccolo piccolo,
forse anche un po’ spaventato
da quel deserto bianco
in cui era capitato,
e se ne stava in disparte
non osando a farsi avanti
come un povero nano
nel paese dei giganti.
Tu l’avevi colorato
con vera passione:
ricordo il suo magnifico
cappello arancione.
Ma la prossima volta,
ti prego di cuore,
disegna un uomo più grande,
amico pittore.
Perché quell’uomo sei tu,
tu in persona, ed io voglio
che tu conquisti il mondo:
prendi, intanto tutto il foglio!
Disegna figure grandi,
forti, senza paura,
pronte a partire per
una bella avventura.
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Per informazioni: lavaligiadegliattrezzi.esf@gmail.com
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