Di Silvia Morici

Cercammo la prospettiva e la trovammo in volo.
Fu riscoperta puntuale di un inizio.
Incanto soave, di profonde radici.
Leggerezza che lascia impronte.
Assordante presenza senza togliere potenza al disegno
di un cammino vissuto con coraggio.
Isola D’Elba / Orme Erranti

Camminare per il mondo sognando a colori, è quello che ogni educatore senza frontiere
ha imparato a fare.
Sogniamo un mondo da attraversare, dove non esistano più frontiere e dove i confini siano
solo quelli geografici.
Dove donne e uomini, amano e sognano. Si prendono cura di questo mondo senza
distruggerlo.
Sogniamo un mondo dove i bambini guidino gli adulti prendendoli per mano. Insegnando loro
cos’è l’amore e cosa significa vivere.
Dove gli adulti possano conservare la tenerezza di quel bambino che furono.

Sogniamo un mondo di portatori di sogni, custodi di vita.
Di persone che possano seminare e far germogliare speranze, facendole danzare.
Sogniamo un mondo di meraviglia, di sorpresa.
Dove ciascuno di noi possa camminare alla ricerca di quel qualcosa, pieno di colori, come
un arcobaleno che esce improvviso dopo un temporale.

Sogniamo un mondo dove potersi riconoscere nel silenzio, senza tante parole.
Sogniamo un mondo in cui possiamo trovare nuove direzioni e nuove consapevolezze.
Dove ciascuno di noi possa essere cambiamento per sé e per gli altri.

Sogniamo un mondo dove possiamo cercare parole nuove

che possano incuriosirci alla vita, scoprendoci nell’incontro con l’altro.
Sogniamo un mondo dove camminare è una scelta, attraversare luoghi, portando nel
mondo la nostra follia, immergendoci nella vita che scorre e dove ciascuno di noi è linfa
che nutre.

Sogniamo un mondo dove bisogna dare ricchezza al quotidiano senza aspettare lo
straordinario.
Sogniamo un mondo dove ciascuno di noi possa camminare con la testa, per sentire gli
odori, i profumi e sentire i dolori. Dove possa diventare terra, per capire gli uomini che
incontreremo.
Sogniamo un mondo dove le strade possano essere luoghi dove mettere, oltre i piedi,
anche la testa e il cuore.

Questo pensiero è dedicato a voi, caro educatore e cara educatrice senza frontiere.

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