In questi giorni di “sosta”, i nostri Educatori senza Frontiere ci racconteranno il loro viaggio, il loro attraversamento di questo tempo, per non smettere di viaggiare mai, per non chiudersi mai dentro le frontiere.
Scritto da Chiara Ferretti
Doveva durare qualche giorno, invece questo periodo si protrae da più di un mese e continua ad allungarsi. Probabilmente non riuscirò mai ad abituarmi a questa situazione e in realtà non ho proprio voglia di farlo. Non programmare, non poter prendere treni, aerei, non poter sentire il profumo della pelle delle persone che mi sono vicine e non poterle abbracciare sono tutte azioni che non vedo l’ora di poter fare nuovamente.
Ma in questo momento di “sosta” possiamo recuperare vecchie abitudini che ci facevano star bene quando non avevamo vite frenetiche, oppure possiamo trovarne di nuove, abitudini che possono migliorarci e sviluppare capacità che neanche pensavamo di avere. Spesso abbiamo una vita piena, che non ci dà il tempo di scorgere i dettagli e le sfumature che dovremmo invece cogliere e custodire.
In questo tempo tanto faticoso quanto particolare, strano, unico e in qualche modo prezioso cerco di coccolarmi e riscoprirmi. La colazione ad esempio è diventato uno dei momenti più importanti della giornata: preparo tutto con calma, mi siedo, ascolto la musica che mi piace e quando ho finito preparo il caffè a mia madre, ormai è il nostro rituale e pensandoci bene forse quando tutto questo sarà finito, passarle la tazzina mentre mi spiega le nuove ricette che vuole provare, mi mancherà.
Possiamo provare a custodire tutti questi momenti e abbracciare i momenti più difficili, ricordandoci, quando potremmo nuovamente uscire e riprendere le nostre vite, sia di quanta bellezza abbiamo scoperto nel “sostare” sia di quanto c’è mancato l’Altro.
Dovremmo impegnarci a vivere aprendo le nostre case, le nostre braccia, i nostri cuori.
Dovremmo imparare a nutrirci di risate, lacrime, sensazioni, emozioni e sentimenti.
Dovremmo essere coraggiosi e goderci in libertà la bellezza dei legami e delle relazioni, perché guardarsi, toccarsi, stringersi, abbracciarsi, baciarsi ed amarsi sarà ancora più bello.
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