Scritto da Valentina Luise
Il tempo sistema le cose, dicono. Ma se di cose da sistemare non ce ne sono, il tempo diventa consigliere e custode delle esperienze vissute. E’ capace di rafforzare i ricordi e di trovare un posto per ognuno di loro, perché germoglino, crescano e si stanzino nel nostro cuore e in ciò che siamo plasmandoci piano piano. Il viaggio emerge così nelle azioni più quotidiane, in modo silenzioso ma deciso, non ci stravolge la vita al nostro ritorno ma ci insegna ad apprezzarla e a renderla degna e unica.
E’ passato del tempo dal mio viaggio a Daloa, e questo mi ha permesso di sentir crescere dentro di me la bellezza e l’importanza dell’esperienza vissuta.
E’ stato un viaggio in cui il tempo si è preso un po’ gioco di noi, a volte correndo come un matto a volte arrancando e dilungandosi senza avere una forma o una fine.
Ho assaporato il tempo dell’attesa di qualcosa che non sai bene immaginarti, di un viaggio nuovo e mai provato. L’attesa dell’inizio di uno spettacolo che hai preparato con dedizione, tra errori e risate quando sbirci dalla fessura di un muro il pubblico di bambini che si accalca entusiasta. L’attesa degli educatori che tardano ad arrivare alla formazione e ti chiedi se verranno davvero, per poi non volersene andare più.
Il tempo di Tiziana che non si sa come per noi c’è sempre stata, nonostante la stanchezza, le mille cose da fare e una pancia grande come il Mondo che il tempo non l’ha saputo aspettare. Quel tempo bello che ti dedichi a fine giornata per bere una tisana insieme e parlare di Sogni.
Il tempo di sedersi attorno ad un Tavolo con i tuoi compagni di viaggio per ammettere i propri errori e i propri limiti, e riscoprirsi insieme piccoli e insicuri ma capaci di compensarsi e dare vita a progetti grandi. Quel tempo che sei stanco dopo una giornata di formazione, ma lo devi a te, e alla fine scopri che non c’è stato tempo migliore.
Il tempo di imparare a lanciare tre palline, che ti sembra una vita e che è sempre troppo poco, ma poi quando osservi gli occhi dei bambini incantati dalla tua magia non sembra stato poi così tanto e faticoso.
Il tempo di impacchettare i regali la notte prima della partenza, come se fino all’ultimo momento avessimo sperato che questo tempo non arrivasse mai.
Ed infine il tempo che grazie al viaggio ho imparato ad amare, anche quando mi fa arrabbiare. Quel tempo che mi voglio dedicare ora per assaporare la consapevolezza di ciò che con i miei compagni sono riuscita a trasmettere a chi abbiamo incontrato e di ciò che ho riportato a casa da questi incontri. Alla fine basta saper aspettare.
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