Il decalogo ESF
Perché domani sarà un giorno speciale e le ore del giorno di domani le conterà chi ha fatto del tempo l’aggettivo dell’eternità.
La memoria è la nostra storia, è quello da cui siamo partiti.
La memoria non è il ricordo infarcito di emozione.
La memoria è il sogno che non si spegne mai e che dura in eterno, se è vero.
La memoria non arriva dopo la morte di qualcuno.
La memoria è ieri, la memoria è già domani, la memoria è il minuto trascorso e quello che arriverà.
La memoria sono già io.
Noi siamo la nostra memoria.
E solo nel fare memoria ci ritroviamo, spalla a spalla nel cammino.
Silenziosi e invisibili come il lievito, puri e brucianti come il sale, pane che si spezza per tutti.
L’importanza della dimensione del sogno, della bellezza della strada e della felicità: per non perdere mai di vista la fierezza del vento, la delicatezza dell’alba e la gentilezza del tramonto.
Il restare e l’appartenere: un tempo per restare presenza ed essenza, per diventare domani. Un tempo per allontanare il rischio di perderci, un tempo per mantenere sempre viva la fiamma che da forma al nostro fuoco.
L’unicità dell’incontro; le relazioni che ci rendono leggeri.
Folli e sognatori. Che ognuno abbia il suo mulino a vento, da combattere e difendere, perché sia stimolo e perché sia strada. Come cavalieri erranti, come sognatori viaggianti.
Non ricorderai i passi che hai fatto nel cammino ma le impronte che hai lasciato.
“Vivere semplicemente, perché altri possano semplicemente vivere”.
Luciano Mendes de Almeida