Si chiama Claudia, è una volontaria di Educatori senza Frontiere, la sua esperienza nel sud del Brasile è iniziata non molto tempo fa, esattamente il 28 marzo e il portoghese, Claudia, non sapeva nemmeno bene che suono avesse. Solo il tempo di un paio di aerei ed eccola giungere dall’altra parte del mondo.
Dopo un mese di vita vicino alla città di Porto Alegre, Claudia ci regala alcune considerazioni sulla sua vita brasiliana. Le sue parole chiave sono privilegio, ricchezza, diversità e uguaglianza.
Privilegio: credo che non si possa rimanere immuni a questa sensazione di privilegio quando con poche ore di aereo ci si ritrova proiettati in una realtà cosi diversa da quella in cui viviamo.
Una povertà devastante, e quel che è peggio nascosta dietro a grosse ville, grandi supermercati, che rappresentano il progresso, il benessere e la vicinanza in questo mondo ormai globalizzato con la nostra Europa (che qui chiamano “primero mundo”).
Oltre alla povertà, la droga, la violenza e l’emarginazione prima di tutto dagli stessi abitanti di Porto Alegre che evitano, se possono, il quartiere di Restinga! I miei tre mesi qui, nel bairro di Restinga , nella casa delle sorelle “Pobres Servas de la Divina Providenza”, dove non c’é di più dell’indispensabile. Dalla finestra posso vedere il traffico di droga e sentire il lavoro degli “operai della notte” ogni sera.
Ricchezza: la mia, una ricchezza materiale, che si può vedere e toccare con mano anche se non è mia intenzione esibirla… e ricchezza della gente povera, dei bambini che hanno poco, a volte nulla, ma riescono a far trasparire calore e speranza!! Impagabile!!
Diversitá e Ugualianza: una diversitá apparente, una diversitá culturale e nello stile di vita tra l’Italia e il Brasile. Ma in realtá ho scoperto, una condivisione e un riconoscimento profondo di valori, ideali e sentimenti.
Una visione comune dell’educatore e l’entusiasmo di essere tutti senza frontiere con tanta voglia di condividere e di scambiare.
Ora ho capito cosa vuol dire per me l’essere “Sem Fronteiras”:
Ricercare il significato universale dell’educazione a prescinde dalla provenienza, dall’esperienza e dalla concezione di Dio e di Fede.
Ricercare l’essere uomo tra gli uomini, tutti uguali e tutti diversi e dove nella diversitá si puó trovare la bellezza e la voglia di camminarsi incontro!
Dopo un mese di vita vicino alla città di Porto Alegre, Claudia ci regala alcune considerazioni sulla sua vita brasiliana. Le sue parole chiave sono privilegio, ricchezza, diversità e uguaglianza.
Privilegio: credo che non si possa rimanere immuni a questa sensazione di privilegio quando con poche ore di aereo ci si ritrova proiettati in una realtà cosi diversa da quella in cui viviamo.
Una povertà devastante, e quel che è peggio nascosta dietro a grosse ville, grandi supermercati, che rappresentano il progresso, il benessere e la vicinanza in questo mondo ormai globalizzato con la nostra Europa (che qui chiamano “primero mundo”).
Oltre alla povertà, la droga, la violenza e l’emarginazione prima di tutto dagli stessi abitanti di Porto Alegre che evitano, se possono, il quartiere di Restinga! I miei tre mesi qui, nel bairro di Restinga , nella casa delle sorelle “Pobres Servas de la Divina Providenza”, dove non c’é di più dell’indispensabile. Dalla finestra posso vedere il traffico di droga e sentire il lavoro degli “operai della notte” ogni sera.
Ricchezza: la mia, una ricchezza materiale, che si può vedere e toccare con mano anche se non è mia intenzione esibirla… e ricchezza della gente povera, dei bambini che hanno poco, a volte nulla, ma riescono a far trasparire calore e speranza!! Impagabile!!
Diversitá e Ugualianza: una diversitá apparente, una diversitá culturale e nello stile di vita tra l’Italia e il Brasile. Ma in realtá ho scoperto, una condivisione e un riconoscimento profondo di valori, ideali e sentimenti.
Una visione comune dell’educatore e l’entusiasmo di essere tutti senza frontiere con tanta voglia di condividere e di scambiare.
Ora ho capito cosa vuol dire per me l’essere “Sem Fronteiras”:
Ricercare il significato universale dell’educazione a prescinde dalla provenienza, dall’esperienza e dalla concezione di Dio e di Fede.
Ricercare l’essere uomo tra gli uomini, tutti uguali e tutti diversi e dove nella diversitá si puó trovare la bellezza e la voglia di camminarsi incontro!
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