Di Teresa Falanga
Ogni libro racchiude una storia e, a sua volta, ogni storia racchiude il mondo di chi l’ha scritta, fatto di emozioni, immagini, colori, odori, suoni, sensazioni.
Ogni libro racchiude una storia che vuole essere raccontata e spesso necessita di qualcosa di più oltre la carta e l’inchiostro.
Le parole ci aiutano nel nostro raccontare ma a volte può capitare che non bastino, che non ci sia un aggettivo giusto a descrivere qualcosa o qualcuno che è parte della nostra storia, che non esista verbo per narrare ciò che si è fatto, che non si trovi il nome di quella emozione.
Ed è in quel momento che l’arte arriva in nostro soccorso.
Arte intesa come mille sfumature di colore, come forme di tutti i tipi, come materiali nuovi o riciclati che assumono significati e che producono suoni, come spessori di una pagina che danno un peso e un senso al “voltare pagina”, come odori e profumi che rimangono imprigionati nelle fibre del libro, impronte, segni, strappi, graffi e tanto altro ancora..
Le storie più belle sono quelle raccontate con dovizia di particolari, che non tralasciano nulla, che fanno sentire chi legge immerso, che diventano specchio degli scrittori i quali rileggendole non possono che guardarsi nella loro totalità, scoprire e lasciarsi scoprire.
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