Scritto da Cristina Mazza

E’ da sdraiati che si vede il cielo.

…quando l’erba novella della primavera ci invita a prendere con lei contatto, assaporando i profumi “nuovi nati” che porta con sé.

Se sei giovane sfiderai la gravità e cadrai nelle sue braccia confidando nel fatto che lei ti accoglierà e non permetterà che tu ti faccia male.

Se sei un po’ più anziano come me, chiederai permesso di calpestarla sapendo che lascerai la tua impronta sopra di lei, ma consapevole che al tramonto riprenderà forma, gli esili fili d’erba faticosamente ritorneranno a ondeggiare al soffio del vento.

Ti inginocchierai, rendendo omaggio, puntellerai con le mani il peso del tuo corpo che si abbandonerà alla seduta, percependo sulle tue mani l’umidità di quel dono straordinario e vitale che la terra ci regala.

E poi finalmente ti sdraierai a guardare il cielo.

Vorrai avere cento occhi per guardare tutto quello che la meraviglia del creato ti mostra. E non ti basteranno.

Vorrai tutti gli altri occhi, tutti quelli che gli altri potranno regalarti, portatori di immagini catturate nel tempo.

Poi alla fine ne vorrai avere solo due, i tuoi, accorgendoti che saranno più che sufficienti per contenere tutto…

Con la terra sotto di te e il cielo sopra di te sarai consapevole di contenere il mondo e ne sarai grato, tanto grato da non ricordare più chi sei e dove sei.

Ma ti divertirai a giocare con le stelle, a dare loro la forma di chi porti nel cuore, ad abbandonarti a quella memoria portatrice di vita che non si spegne, a ricordare la saggezza di tuo padre e le mani di tua madre.

Troverai un posto per tutti quelli che sono passati nella tua giovane vita e per quelli che ancora arriveranno.

Darai un nome ad ogni stella che ti sorride ricordando ogni viso che ha incrociato il tuo sguardo.

Desidererai essere lassù, per guardare meglio quaggiù.

Imparerai la lezione dell’immensità, del grande cuore che accoglie e non discrimina, del contenere tutto e del non buttare via niente.

Lancerai gli amori perduti là in alto, perché anche loro hanno avuto senso,

affiderai ad una stella gli amori nuovi perché siano luminosi e pieni di vita.

Reciterai una preghiera, che ti farà sentire più vicino al quel Dio che ami e che ti ama, perché ti ha voluto come un raro capolavoro dell’universo.

Ricorderai i tempi andati, gli incontri, le facce colorate e gli occhi a mandorla, i tessuti variopinti, la strada polverosa, i colori del mercato, gli odori delle spezie.

E ti preparerai per gli altri che verranno.

Perché la strada si è appena aperta ai tuoi occhi, il cammino appena cominciato, le scarpe appena sporche e l’orizzonte già all’alba di un nuovo giorno.

E’ solo da sdraiati, quando la terra ti possiederà, che guarderai il cielo immaginandoti di averlo tutto dentro di te.

E’ questo che ho sognato per me.

E’ questo che sogno per te.

 

#buoncompleannoesf

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