Caro Educatore Senza Frontiere,

eccomi qui a scriverti dopo diverso e variegato tempo, ma non lungo, perché, è stato un tempo pieno di esperienze e di pensieri, tra i quali eri presente, molto spesso, anche te.

Ora ci siamo ritrovati, siamo di nuovo qui a guardare un orizzonte, lontano, dicono molti; a camminare verso sentieri, sconosciuti, dicono altri, forse perché si sono persi; a condividere silenzi, surreali, dicono, chi non sa ascoltarci, a ridere, esageratamente, dicono chi è cresciuto troppo in fretta, ma sicuramente, non per noi.

Si noi, io e te, che ci siamo riabbracciati, ostinati e felici di esserci e di viverci.

Ostinati, perché, nonostante la vita spesso ci soffi venti contrari, noi seguiamo i battiti del nostro cuore che, rimanendo in ascolto, non ci farà perdere.

Felici, perché amiamo sporcarci, stupirci, commuoverci, come i bambini che, dopo un temporale, non vedono l’ora di saltare dentro una pozzanghera. Per noi è come se se saltassimo sulle nuvole, sul mondo che vediamo riflesso trasmettendogli la nostra voglia di vivere.

Che folli che siamo!…anzi no non è vero, noi siamo dei maghi, ma non di quelli che usano trucchi, siamo dei maghi veri, di quelli che riescono a trasformare dei momenti fuggevoli in eternità, degli alchimisti, che riescono a trasformare delle fragilità in risorse da condividere, soprattutto con chi non ha ancora trovato il suo potere o il suo algoritmo alchemico.

Caro amico ti aspetto…tra un po’ potremmo rivederci e, nel frattempo, per ingannare l’attesa, ti lascio con queste parole, parafrasando il finale di una poesia, magari potrebbero tornarci utili per un nostro, eventuale, futuro incanto.

“Una magia, basta guardarsi intorno:

il mondo onnipresente.

Una magia supplementare, come ogni cosa:

l’inimmaginabile

è immaginabile”

Ti abbraccio

David

PS: quando ci vedremo ti dirò di chi è la poesia…anzi te la regalerò tutta!

 

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