Scritto da Federica Taranto
Ed eccomi qui, sono già passati quasi tre mesi dal mio arrivo in questa meravigliosa terra.
Sono arrivata qui senza nessuna pretesa o aspettativa. Era da molti anni che riflettevo su questa partenza. La voglia di poggiare i piedi su questa Terra nasce dall’esperienza vissuta da mio padre, lui che ha più volte vissuto questa casa, questa gente, questi ragazzi. Lui che mi ha sempre raccontato di quanto bello fosse vivere qui, di quanto bello fosse avere la possibilità di poter FARE qualcosa per questa gente. Dai suoi racconti, dai suoi occhi è riuscito a trasmettermi tanto Amore, tanta Semplicità e tanta sofferenza per un popolo che vive nella povertà.
Così un giorno, in preda alla paura di non saper più cosa fare “della” e “nella” mia vita, mi capita l’opportunità di fare la domanda per il servizio civile.
Trovo così il coraggio di sospendere la mia carriera universitaria ormai giunta al termine.
Trovo così il coraggio di decidere che era arrivato il momento di arricchire e aggiungere un tassello alla mia vita.
Trovo il coraggio di mettere al primo posto la Mia vita.
Arrivo quindi ad Ambalakilonga, dopo tre giorni di viaggio, stanca ma con una carica fuori dal normale.
Le prime settimane sono state molto pesanti, mi hanno messo a dura prova. Mancava la famiglia, mancavano gli amici, mancava la quotidianità.
Ma tutto questo, giorno dopo giorno veniva compensato dai “tanora (ragazzi) di Ambalakilonga” ognuno con la propria storia, con il proprio vissuto ma portatori sani di GIOIA, SORRISI e una giusta dose di SPENSIERATEZZA. Loro che subito ti fanno sentire a casa e parte della loro famiglia.
Ho avuto paura di invadere i loro spazi, di non lasciargli abbastanza tempo per abituarsi all’ennesima persona che entra a casa loro e poi va via. E invece no, sono proprio loro che aprono le porte del loro cuore senza farti sentire di passaggio, facendoti anzi sentire parte della loro vita. Proprio il fatto di essere importante per loro, di vedere i loro occhi felici con poco, di sapere di star arricchendo le loro giornate e soprattutto la loro vita, mi fa superare qualsiasi momento di debolezza o nostalgia.
Questa esperienza è e rimarrà sicuramente la più intensa della mia vita: aiutando loro, ho aiutato anche me stessa. La forza che trasmetto a loro è la stessa che acquisisco giorno dopo giorno. E’ la stessa forza che mi renderà una persona meno debole e che mi farà sicuramente ritornare ad aiutare questa gente.
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