Scritto da Anna Rita De Martino
Esiste un luogo che in pochi giorni chiami casa, anche se non è la tua casa.
Esiste un luogo in cui una tavola rotonda rende possibile unire due mondi.
Sedersi attorno a quella tavola, significa mescolarsi e diventare preziosi ingredienti di pietanze rare e prelibate. Quello segreto è senza dubbio la diversità.
La diversità, spesso così temuta ma necessaria, che delle volte unisce e altre divide, ma che inequivocabilmente arricchisce. Il momento del pranzo o della cena sono tra quelli che amo di più. Si comincia sempre con un “bom dia”, un “boa tarde” o un “boa noite”, si ringrazia Dio e ci si augura buon appetito. Il tutto prende forma seguendo una certa ritualità, dove a ogni passaggio corrisponde la parola giusta da dire o da aspettarsi; una ritualità che ormai sembra appartenermi da sempre! Come mai?
Una volta tornata tra le mura della mia cucina, cosa proverò nel sedermi nuovamente a tavola? Sarò capace di farlo senza prima ringraziare Dio? Senza avere di fronte l’immagine di questo sole rosso che penetra tra le tende di questa finestra, o quella dei volti sorridenti delle mie compagne di viaggio e dei nostri nuovi amici? Perchè, attorno a questa tavola rotonda, ogni giorno siedono coloro con cui dal nulla si sono creati legami inaspettati. Te ne accorgi quando, pensando che manca meno di una settimana alla tua partenza, avverti un grosso nodo alla gola!
Perchè infondo la casa dov’ è, se non il luogo in cui ti senti accettato, protetto e felice? Si felice…perchè il viaggio in realtà, non è quello che ti ha portato fin qui, ma è quello che fai camminando verso qualcosa che è già dentro di te. La tua casa può diventare uno sguardo, un abbraccio, la mano di un bimbo che per quanto piccola fa fatica a stringere la tua, una tavola rotonda.
Ciò che incontri lungo la strada ti offre nuovi occhi, plasma forme già esistenti di te, le modifica e le rende migliori. E allora si, inizi a dare un valore diverso anche a quei fagioli che non hai mai amato, e che ora mangi quotidianamente. Perchè quei fagioli diventano occasione, scoperta, emozione, condivisione, pretesto per scoprire tutto di questo mondo, infondo, non poi così tanto distante dal tuo.
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