Scritto da Stefano De Marco
Si perché come si fa ad aprire una strada se non si ha ben chiaro cosa sia. Una strada è quella cosa che ti porta da un punto A ad un punto B nella maniera più semplice. Ma la strada può comunque essere davvero difficile da percorrere.
C’è quella asfaltata, artificiale e figlia dell’uomo moderno, che per quanto comoda non ti consente di vivere la natura e ti porta a correre perdendoti la bellezza della lentezza.
Poi ci sono i sentieri, le strade sterrate, figlie dell’uomo anche quelle ma usate da chi non ha fretta, da chi deve arrivare in posti difficili, posti in cui l’arrivare ce lo si deve guadagnare.
Quali strade percorriamo segna un po’ chi siamo.
Aprire strade impossibili vuol dire, forse, aprire strade dove nessuno prima ne aveva vista una, dove nessuno era ancora arrivato e dove nessuno pensava di poter arrivare. Strade che portano dove nessuno pensava ci fosse qualcosa di importante da raggiungere.
Scrivo da un’isola, il posto dove nessuna strada costruita dall’uomo può arrivare.
Per arrivare su un’isola non basta camminare, correre o guidare. Per arrivare su un’isola bisogna ingegnarsi, fare fatica e trovare modi diversi per arrivarci.
Aprire strade impossibili è forse proprio questo. Cercare, trovare e poi fare fatica per trovare la strada che porta alle nostre isole, quelle per cui vale la pena fare lo sforzo in più
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