Scritto da Flavia Lucente
Il Rwanda ai miei occhi
Il Rwanda ai miei occhi è una strada polverosa da percorrere spesso in salita, ma dando la mano ai ragazzi e cantando con loro non è poi così faticosa.
Il Rwanda ai miei occhi è sentire la stanchezza del rincorrere qualcuno, ma avere ancora voglia di stancarsi.
Il Rwanda ai miei occhi è svegliarsi alle 05:30 con le grida dei ragazzi, la sveglia più rumorosa ma più bella che ci sia.
Il Rwanda ai miei occhi è insegnare la giocoleria ed imparare la semplicità.
Il Rwanda ai miei occhi è una vita precaria ma allo stesso tempo ricchissima.
Il Rwanda ai miei occhi è incontrare gli “amici fissi” ogni sera fuori dal cancello.
Il Rwanda ai miei occhi è camminare scalzi e correre in infradito.
Il Rwanda ai miei occhi è il nero dei piedi impolverati è il bianco di un sorriso.
Il Rwanda ai miei occhi è il silenzio della notte e la confusione dei pensieri.
Il Rwanda ai miei occhi è scoprire l’altro e scoprirmi sempre di più.
Il Rwanda ai miei occhi è una bolla di sapone, che a volte esplode sul filo spinato della comunità, ma il più delle volte vola libera, alta e resistente, costringendoci a guardare questo cielo immenso.
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