Scritto da Fiorella Bartolomucci

Che settimana! Questi ragazzi mi sono entrati nel cuore! Quanta vita c’è stata qui, questa settimana! Quanta vita!

Le mani che s’intrecciano con i colori, il sorriso di B., l’abbraccio e il consolarlo, l’unica cosa che ho saputo fare, con il contatto fisico e poche frasi, stentate, pensando che non potevo trovare parole per tutto quello che aveva dentro e non poteva esprimere.

Le mani sul petto di C., che facevano forza a fermare i singhiozzi e quel suo spingere per alzarsi e parlare, senza balbettare mai. Le guance di V., una carezza e quelle due parole stentate, malcapite, con una sola chiara: Papà!

La disperazione di M. il mio accompagnarla, e anche lui si alza e va al fuoco: “Vorrei bruciare tutti i problemi della mia famiglia!” e quei singhiozzi così forti! Il non pianto di D., che mistero! “Volevi piangere?” “N.! ho già pianto troppo!Basta!”. E ancora non avevo parole, se non quelle coccole, di vicinanza. Non potevo star ferma ad ascoltare, io dovevo consolare, tutti dovevo consolare, non potevo star ferma, fratelli, figli, fragili bulletti dal cuore maltrattatato! Quella stella cadente enorme , su quel fuoco, su tutte quelle emozioni! Io dovevo con il potere delle mani, delle non parole, io dovevo consolare, stringere, coccolare, non sapevo fare altro, era tutto troppo. Mi sono entrati dentro con tutta la vita, le lacrime, le risate, i talenti, gli scherzi e l’energia.

E’ volata questa settimana, non ho pensato al futile, è stanchezza sana questa che mi vorrebbe far piangere…è spettacolare vivere così!

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