Durante il cammino di educatori senza frontiere che si è tenuto lo scorso Giugno nella nostra isola preferita (l’Isola d’Elba), le tutor e i tutor hanno scritto ai gruppi ESF in partenza, delle lettere di buon viaggio. Oggi si parte per l'Isola d'Elba.

Caro viaggiatore, cara viaggiatrice, hai deciso di metterti in cammino con noi e di aprirti alla meraviglia dell’incontro, senza frontiere e senza pregiudizi.

Benvenuto qui, dove i giorni diventano sogni, dove le parole diventano sguardi.

Guardati intorno, siamo in un luogo magico, pronto ad accoglierci oggi come tra qualche settimana, dove il campus tanto immaginato prenderà vita e darà possibilità a chi a volte pensa di non averne.

I nostri passi, insieme, andranno lontano.

I nostri cuori, insieme, scopriranno e si lasceranno scoprire.

Guarda in direzione Mare…

Mare che avvolge questa terra che da tempo ci ospita, intrisa fonte di energia…

Mare di acqua salata, come l’acqua delle lacrime e del sudore, cura di tutti i mali…

Mare calmo che culla i nostri sogni…

Mare agitato che muove le nostre anime…

Seguine il flusso, lasciati incantare dal suono, lasciati portare dalle onde che lo increspano, sapendo che il mare per quanto agitato, nel suo fondale mantiene la sua quiete interiore. Così sempre ti ritroverai e ci ritroveremo, pronti a prenderci per mano!

Soffia il Vento, che guida le barche, gli uccelli in volo e dà ritmo ai pensieri. Arriva come un respiro, a volte accarezza la pelle leggero come una coccola; a volte invece è così irruento da portarci via.

A volte manca, e le giornate si fanno più faticose …ed eccolo che torna, dopo averlo aspettato tanto. Assapora la leggerezza che porta con sé: ci riporta qui, ancora di più, intensamente e profondamente.

Il vento è qui ed è lì, il vento sa e ci guida: porta i pensieri dei compagni di viaggio, lascia spazio al silenzio di chi parla con gli occhi. Porta l’odore della pioggia, dei sogni, dei cambiamenti e dei nuovi inizi…

Abita il Bosco, assorto sembra in attesa dei tuoi passi, lenti, cauti, scricchiolanti. In un silenzio cantato, alza lo sguardo e accogli il tepore del sole estivo e la frescura dell’ombra.

Fai riposo su una roccia e prenditi del tempo: ci sono forme, colori, profumi e suoni diversi.

La luce è filtrata dal folto fogliame degli alberi del boschetto, cantano gli uccelli, risuonano le nostre voci, parole sussurrate, come a entrare in punta di piedi in luogo sacro.È cambiato il vento, ha portato nuvole nuove, nuvole che hanno visto il mare prendere il colore del cielo e qui e là, sparsi nello spazio, ci sono parole nuove, parole riscoperte e donate.

Attraversando il mare, sospinti dal vento arriviamo in mezzo al bosco e qui troviamo casa. Osserva la Mammoletta, una comunità nella natura incontaminata, dal passo lento e dalle parole delicate.

Se dal mare guardi verso l’alto vedi una luce, in mezzo al bosco. Un faro che sta lì da anni, un porto sicuro dove stanchi viaggiatori possono sostare.

I sogni e le speranze tengono la luce accesa notte e giorno, illuminano il sentiero e accolgono i camminanti.

La mammoletta, però, non è solo faro. È anche nave.

Porta i ragazzi che scappano da cammini tortuosi e li fa approdare su nuove strade. È un traghetto che ogni giorno salpa e accoglie nuove persone.

Partiamo: sintonizziamo il cuore, ascoltiamo il vento, l’odore del mare vicino, i suoni e i silenzi del bosco, l’abbraccio della Mammoletta che ci accoglie …seguiamo le coordinate della nostra bussola, che ci guiderà attraverso le emozioni, i sogni, le sorprese e traguardi.

Ci aiuterà a tracciare il percorso di un viaggio che lascerà segni indelebili, fatti di piccole storie incredibili.

Caro educatore senza frontiere,

Buon cammino

Federica, Diana, Aurora, Marzia

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