di Silvia Morici
Esiste una città dove il vento abbraccia i cuori delle persone e culla le loro parole.
Le persone sussurrano, senza fare rumore.
Sono parole leggere, che vengono custodite in piccole scatole.
Sono ricordi,
sono frammenti,
sono volti o testi di canzoni,
sono mani o piedi che camminano,
sono un dolce “ti voglio bene” o
un “ti posso abbracciare?”.
Sono parole, né troppo lunghe, né troppo corte.
Sono fuori dal tempo.
Sono leggere come una carezza e forti come una stretta di mano.
L’importante è chiudere gli occhi e mettere i cuori in ascolto, in modo che il
tempo non passi mai
e le parole sussurrate possano danzare tra i ricordi del cuore.
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