ABITARE LA PRESENZA
Piccola Guida Per Corpi, Emozioni e Menti Da Allenare
Due giorni guidati con cura e gentilezza da Giorgia Dell’Uomo e Benedetta Campia
“Presenti nell’attimo. Consapevoli del ciclo. In armonia con l’eterno.”
(Roberto Assagioli)
“Abitare la Presenza – Piccola guida per menti, corpi ed emozioni da allenare” nasce dal desiderio di ri-centrarsi in un tempo in cui gli stimoli ci travolgono e non riusciamo ad essere veri protagonisti delle nostre vite. Un laboratorio che va oltre l’educazione tradizionale, con esercizi per la costruzione del gruppo, il risveglio corporeo e la consapevolezza dell’osservazione. Attraverso il gioco, la decodifica emotiva e l’uso di metodologie come il teatro, la danza, abilità di counseling ad orientamento psicosintetico, desideriamo accompagnare i partecipanti alla creazione di uno spazio sicuro per esplorare la propria autenticità.
Cosa desideriamo offrire:
- uno spazio sicuro all’interno del quale si possano riconoscere i proprio bisogni e le proprie potenzialità
- piccole pratiche e azioni replicabili nel quotidiano volte a rendere consapevole il proprio sentire
- un tempo di libertà per esprimersi e creare connessioni
Destinatari/Partecipanti
- Chi potrà partecipare: chiunque sia interessato a regalarsi un tempo di osservazione e ascolto su tutti i livelli (corporeo, emotivo, mentale)
- Numero di persone: max 16
- Profilo dei partecipanti: non sono richieste esperienze pregresse, chiediamo una buona disponibilità al lavoro fisico
Quando e Logistica
- Luogo: Arte e Balletti, Via Oropa 28 – 10153, Torino
- Data e orari: 22 – 23 marzo 2025, sabato dalle 10.00 alle 18.00, domenica alle 10.00 alle 17.00
- Costo: 130 euro
Contenuti e strumenti
- Temi chiave:
- osservazione del momento presente
- l’ascolto di me, dell’altro e dello spazio: come i tre elementi dialogano e si influenzano tra di loro
- presa di consapevolezza delle abitudini quotidiane
- darsi dei “piccoli compiti”
- Strumenti di facilitazione che verranno utilizzati:
– abilità di counseling
– teatro fisico
– teatro dell’oppresso
– danza
– tecniche di “embodied presence”
– tecniche di rilassamento
– pratiche di ascolto attivo
– pratiche psicosintetiche
Modalità di conduzione
Sarà un lavoro in presenza e sulla presenza. Cercheremo di entrare in un flusso di lavoro unico in cui anche lo spazio, la gestione del tempo (l’arrivo, il pasto, le pause) saranno parte integrante dello studio.
Ci sarà sempre un momento di ascolto e osservazione, un momento per l’azione e un momento di decodifica.
Nella conduzione cercheremo di creare uno spazio di libertà in cui ognun3 si possa sentire liber3 di incontrare il lavoro con il proprio tempo e modalità.
Una parte del lavoro del secondo giorno giorno verrà svolta all’aperto.
Verranno proposti:
- esercizi per la conoscenza e la costruzione del gruppo
- esercizi per il risveglio e l’ascolto del corpo
- esercizi per allenare l’osservazione e l’ascolto (di noi stessi, degli altri e dello spazio intorno a noi)
- il gioco (per prenderci meno sul serio e avvicinarci a noi e agli altri con maggiore autenticità)
- esercizi mirati a decodificare e condividere il nostro sentire
Competenze che si acquisiranno
Speriamo che ognuno porti via con sé:
– l’accoglienza di sé e dell’altro nel campo della relazione
– pratiche di “self-care”
– il risveglio della propria creatività
– la propria “piccola guida” per mantenere viva la presenza, allenarla e coltivarla in ogni momento della vita quotidiana
Qui puoi scaricare il PDF:
Chi sono le nostre formatrici?
Nome: Giorgia
Cognome: Dell’Uomo
Professione: formatrice teatrale, clown
Sogno nel cassetto: avere un teatrino (stabile o vagante) tutto suo!
Laureata nel 2012 presso l’Università degli Studi di Roma3 in Educatore professionale di Comunità. Diplomata ai quattro anni del programma “Performing Art University Torino” presso l’Atelier Teatro Fisico Philip Radice dove ora è assistente pedagogica e insegnante di teatro fisico.
Nel 2023 conclude il programma triennale della Scuola Superiore di Counseling di Torino ad indirizzo psicosintetico.
Collabora con Educatori senza frontiere dal 2011, prima come volontaria e poi come formatrice ideando laboratori che mettono al centro del lavoro: il “corpo”, attraverso metodologie prese in prestito dal teatro fisico, il clown, la danza, le arti marziali e il counseling.
Come formatrice ha preso parte a progetti – utilizzando il teatro e il clown come strumenti importanti nella pratica educativa – in Italia, Romania, Albania, Honduras, Brasile e Bolivia.
Nome: Benedetta
Cognome: Campia
Professione: educatrice, formatrice, sognatrice
Sogno nel cassetto: vivere (almeno qualche mese all’anno!) in un uliveto di fronte al mare
Da sempre appassionata del genere umano, inizia ad approcciare l’antropologia dopo aver finito le scuole superiori, in seguito al suo primo viaggio in Romania. Da lì inizia un percorso che la porta e la riporta in quelle terre passando da diversi angoli del mondo, lavorando al fianco di persone e comunità. Riconoscendo il potenziale dell’educazione (e dell’autoeducazione!) come chiave di ogni cambiamento, si appassiona alla pedagogia, anzi, alle pedagogie, in particolare quelle che mettono al centro l’essere umano. Parallelamente agli studi universitari cerca di formarsi in maniera più profonda attraverso il percorso in ESF, il teatro, la danza e lo yoga. Sempre più consapevole dell’urgenza di una riconnessione tra esseri umani e natura come unica via di salvezza, si avvicina negli ultimi anni allo studio della Permacultura e della Naturopatia, alla ricerca di pratiche da mettere in atto e da condividere per uno stile di vita coerente e sostenibile.
“La vita non procede per riempimento di vuoti ma per conquista di spazi interiori.”(R. Assagioli)
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