di Martina Testini
Ecco che dopo un mese si riparte per tornare a casa, il cancello blu si chiude, e i miei occhi sono pieni di emozioni.
Il blu è il colore che prevale ad Ambalalakilonga, è il colore della fiducia e dell’armonia, le stesse cose che ho ritrovato negli occhi di ogni persona che ho incontrato durante questo viaggio.
Ogni sguardo che ho incrociato mi ha ricordato di osservare sempre il mondo con meraviglia, così come facevano gli occhi dei bambini di Ambalalakilonga. Erano occhi colmi speranza, occhi che narravano storie, così ricchi di curiosità e che custodirò per sempre dentro me.
Tra tutti mi ha colpito lo sguardo di Sitraka, un bambino speciale che ho soprannominato “bimbo blu”,perché effettivamente assomigliava un po’ ad un puffo con la sua risata contagiosa e il suo modo buffo di fare.
Ogni sguardo incrociato è stato un’esplorazione, un viaggio attraverso un mondo di emozioni e scoperte, ma soprattutto è stato un percorso interiore che mi ha spinto a confrontarmi con me stessa.
Ho sempre sognato di fare un’esperienza di vita come questa e ho vissuto ogni giorno pieno di consapevolezza e gratitudine, lasciando da parte le mie paure per dare spazio alla mia energia, al mio sorriso e a tutto l’amore che è in me che ho cercato di donare ad ogni singola persona.
Quando sono tornata a casa, mi sono resa conto che il blu che aveva colorato la mia esperienza era rimasto impresso nella mia mente e nel mio cuore ed è diventato da un giorno all’altro il mio colore preferito.
Per me non è stato solo un colore, ma una metafora di tutto ciò che ho vissuto e sentito.
Ogni volta che chiudo gli occhi e penso a quel blu, non vedo solo un colore, ma un intero viaggio attraverso le mie emozioni.
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