di Francesca Adamoli

“Mi ricordo” è lo strumento letterario di accesso alla memoria, c’è chi né ha scritto un intero libro come Joe Brainard, nel 1970 e chi in pomeriggi di luglio ha vissuto di ricordi.

Con una lista di ricordi sono iniziate le attività del campus “Scrivere dappertutto” con adolescenti. Abbiamo ricercato nella nostra memoria momenti, emozioni, frammenti autobiografici del passato come un trasloco lontano o la prima volta al mare. Li abbiamo scritti con cura su un foglio bianco, una serie di frasi una sotto l’altra, una penna e un foglio, niente di più. Ma quelle frasi, grazie alla potenza delle parole, erano intrise di una complessità di sfumature di colore e sentimenti.

Così, abbiamo scardinato quella pagina bianca e grazie a ritagli, pastelli a cera, acquerelli, collage, timbrini e molto altro abbiamo dato forma a quei ricordi.

Ognuno di noi si è adagiato nei propria memoria senza incastrarsi a fatica e ha reso tutto ciò vere opere d’arte da ammirare.  

Occhi attenti e silenziosi hanno sfogliato ogni ricordo dell’altro, ci siamo ritrovati catapultati nel frammento di vita di chi era con noi in quell’aula.

Con mani gentili abbiamo avuto l’onore di lasciare un messaggio, un disegno sull’illustrazione dell’altro con un semplice post-it che non entra prepotente sulla scena ma fa da cornice arricchendo il quadro di meraviglia.

Ed è così che ora che il campus è finito mi ritrovo ad allungare la mia lista di ricordi con tutta la gratitudine di aver vissuto queste ore insieme:

-mi ricordo il rossetto di Anais sempre impeccabile

-mi ricordo lo zaino rosso di Davide lasciato sempre ai piedi del divano per poter giocare a carte prima dell’inizio delle attività

-mi ricordo l’enfasi di Aurora nel leggere l’oroscopo

-mi ricordo l’attenzione di Giulia per tutto il gruppo e per la mia pelle sempre troppo secca

-mi ricordo il saluto squillante di Danilo ogni pomeriggio appena salite le scale

-mi ricordo le parole sussurrate tra Jo e Giulia

– mi ricordo le fossette sul volto di Samire ogni volta che sorrideva

– mi ricordo la voce calma e timida di Antuanette quando leggeva e raccontava di lei e della sua passione per la lettura

-mi ricordo il BuonSalve di Gaia e le sue mille domande: “Hai un gatto o conosci, qualcuno che ha un gatto?” “allora sei a posto”

-mi ricordo Mattia e le parole che terminano per S, pensando di parlare spagnolo

-mi ricordo Chiara e i suoi “come stai?”

-mi ricordo Marzia nel letto fino alle 6.50, tanto la colazione è alle 7.00

-mi ricordo i pranzi preparati con cura da G. e l’olio nel vasetto di vetro “ve lo metto io se no vi sporcate”

-mi ricordo di questa settimana dove ho passeggiato nei ricordi, tra lacrime e sorrisi per ritrovarmi ad averne accumulati degli altri così belli e delicati da farne tesoro.

Condividi su: