di Chiara Romano
Adesso che ci penso non ti ho mai ringraziata abbastanza.
Sono passati anni da quando hai iniziato questo viaggio e ti ritrovi, di nuovo, su un treno per Milano. A volte hai avuto la sensazione di girare in tondo su stessa, altre di esserti completamente persa e ritrovata in luoghi lontani da te e dal tuo mondo. Oggi in poche ore di treno torni in qualche modo a casa, tra le pareti vetrate della Cascina dove tutto è iniziato. Ogni spazio è stato preparato con cura, dalle tovaglie colorate, al tubetto di colla, al quaderno su cui è stato scritto il tuo nome. Quello è il tuo posto.
Mentre il tuo diario si riempie, viene passato di mano in mano, condiviso ed arricchito da chi ti circonda.
Sai che puoi perdere il controllo, avere semplicemente fiducia e lasciarti contaminare da Aurora, Antuanette, Gio, Anais, Samira, Giulia, Danilo, Mattia, Fra, Marzia, G., ed ognuna delle persone che hai incontrato su questa strana strada.
Qualcuno forse non lo ricordi neanche più, ma è grazie a loro che adesso puoi viaggiare con lo zaino leggero, puoi perdonarti ed essere fragile di fronte agli altri, senza aver bisogno di riempire ogni spazio, e mille altre piccole e grandi cose.
E’ passato tanto tempo e rileggendo vecchie pagine di diario, ormai puzzolenti e polverose, ti trovi completamente diversa ed allo stesso tempo la stessa. Allora devi ringraziarti per aver trovato il tempo e il modo di esserci, perché questa non è stata solamente una parentesi nella tua vita.
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