di Stefania Lissandrelli
Un groviglio che cos’è? Più ci penso e più ce n’è.
Nella mia testa le idee si ammassano e quando voglio fermarle, ecco che passano
Ma di grovigli il mondo è pieno e senza, in effetti, in che mondo vivremo?
Groviglio è la mente, piena di pensieri: molti lievi, altri proprio seri che si perdono tra le notizie del mondo e quello che sento dentro: un tuttotondo!
Groviglio è la mia famiglia: avete presente il su e giù di una biglia? Ecco…persone scelte, cammini incrociati tutti ben disallineati!
La convivenza è proprio un bel dono ma non è un caso che faccia rima con frastuono: quando provi ad accordare qualcosa, saltan fuori imprevisti e deviazioni a iosa
e la matassa o il groviglio prendon la forma di tuo figlio, inestricabile esserino lanciato nel futuro verso il suo personale mirino
e il controllo e la cura? di questo le mamme han sempre paura; l’unica è andare avanti con tenacia, cercando e mantenendo ogni giorno fiducia
Groviglio è quello che troviamo appena fuori dalla nostra porta: amici di corsa, lavoro sempre meno umano, società…che è meglio uscire con la scorta.
Insomma il quadro si fa spesso: ne viene fuori uno scenario complesso.
È necessario sbrogliare il groviglio per trovare un sicuro appiglio? Io credo di no ed è una risposta certa
In un mondo che vive tanto e solo di fretta, guardare la complessità è fondamentale ed in ogni settore questa cosa vale: in famiglia, a scuola, per strada o dentro se…la complessità è quello che c’è.
Questa parola arriva dal latino, me l’ha detto mia zia: “intrecciato più volte” è la sua etimologia.
Stai a sentire cosa ti bisbiglio…alla fine qui è tutto un groviglio…
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