di Maria Frascoli
L’Angola mi ha accolto, dopo un lungo viaggio, con un incantevole tramonto. Ed è pensando a questa meraviglia che, se dovessi accostare un colore all’Angola sceglierei sicuramente il rosso!
Rosso perché è il tono che mi ha subito abbracciato:
rosso come la terra,
rosso come il sole,
rosso come il cielo al finire delle giornate,
rosso come le forti emozioni che il suo popolo ti fa provare.
Fin dalla prima sera a Luanda, il cielo tinto di rosso ha aperto i miei occhi e il mio cuore alla meraviglia e allo stupore… come se non avessi mai visto un tramonto in vita mia!
Mi sono sentita avvolta da un’atmosfera magica che mi ha lasciato senza fiato.
E così ogni giorno per scrivere il diario, leggere un libro o per prendermi del tempo per me, mi sono fatta accompagnare da quella luce, da quei colori.
Stupore è una parola che nel viaggio mi ha accompagnato ogni giorno. L’ho vissuto osservando i bambini del Centro de Acolhimento Creança Feliz crearsi giochi con oggetti trovati nella spazzatura, come unire una lampadina a delle pile per farla illuminare, nelle persone del villaggio di Calima quando una mamma mi ha messo il suo bimbo sulle spalle, nei canti e nelle danze che animavano i momenti di preghiera, nella semplicità della vita quotidiana, davanti al lento scorrere delle barche sull’acqua del lago.
Ho visto lo stupore negli occhi dei bambini che hanno sperimentato l’uso di diversi materiali da noi proposti, facendo notare la loro curiosità nel produrre manufatti creativi ed originali. Ricordo con piacere un’attività nella quale ad occhi chiusi dovevano realizzare manipolando il pongo, il loro corpo.
Forse nella quotidianità facciamo fatica a cogliere la bellezza delle piccole cose e a stupirci.
Da questa esperienza ho imparato ad avere, nella semplicità e nella povertà di questa realtà, un nuovo
sguardo carico della bellezza che le piccole cose, vere ed autentiche, sanno donarti: i tanti sorrisi, gli abbracci, l’accoglienza calda e ospitante della gente.
Ora sono tornata alla mia quotidianità e spero tanto che questo sguardo attento e stupito continui ad accompagnarmi ogni giorno.
“Viaggiare è camminare verso l’orizzonte,
incontrare l’altro, conoscere,
scoprire
e tornare più ricchi di quando si era iniziato il cammino”
(Sepuvelda)
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