Sonico (BS) Cammino Formazione Speciale 2020.
Ripartiamo da qui, da questa foto che ci ha visto in cima ai monti a camminare insieme. Ripartiamo dalle ultime parole che hanno accompagnato la chiusura di quel cammino che una volta tornati a valle ha avuto il sapore di un miracolo: “All’alba di ogni nuovo giorno, se volgiamo lo sguardo verso Est, scorgiamo un bagliore, frotte di luci che lentamente avanzano verso di noi sottraendo la volta celeste all’oscurità. Se indugiamo più a lungo in questa direzione i nostri occhi si riempiranno di stupore nel contemplare lo spettacolo che da tempo immemorabile si ripete puntualmente ogni mattino: il sorgere del sole. Ogni giorno l’astro luminoso non manca mai questo importante appuntamento; ogni giorno, da Est, la luce torna a manifestarsi, e tutto rinasce al nuovo giorno.”. Ripartiamo dall’alba di un nuovo giorno.
Dal 22 al 25 aprile gli Educatori senza frontiere della Formazione Speciale si ritroveranno dopo due anni di lontananza, di saluti e approfondimenti in video a lavorare insieme in provincia di Arezzo, più precisamente a Memmenano, in una casa canonica che ha il sapore della storia, quella antica, quella dei pellegrini. Don Samuele ci accoglierà nella sua casa e li staremo tre giorni a lavorare, a cantare, a parlare, a costruire, a guardare l’alba del nuovo giorno per progettare il giorno nuovo che arriva. E’ per noi Speciale questo momento perché è quello dell’incontro con chi ha segnato la storia di ESF, ne ha gettato i semi, ne ha costruito un pezzettino, ha messo un mattone sull’altro. Quei contributi fatti di competenza e professionalità che hanno rielaborato e rimescolato le parole della pedagogia errante fondativa di Educatori senza Frontiere, facendola emergere con uno splendore particolare e rendendola fruibile ai tanti educatori che sono approdati nelle nostre aule formative e sperimentata nei vari viaggi nel mondo.
E’ speciale di nome e di fatto perché gli occhi incontreranno sguardi lontani da tempo, le mani stringeranno corpi quasi dimenticati, i piedi solcheranno la stessa parte di strada saltando su e giù dalla gioia indescrivibile di chi dopo tempo si incontra.
Abbiamo deciso di lavorare sulle parole e sui suoni. La lontananza di reso loquaci, unico mezzo per stare e sostare con gli altri sono state le parole, anche quando non si voleva. Mettiamo al centro le parole in questa formazione con l’aiuto della maestra Silvia Laniado. Spesso emettiamo dei suoni con la bocca che si modulano in parole, poi le parole si combinano in unità di significato che modulano in frasi; poi le frasi si articolano e danno luogo ad un lungo discorso attraverso il quale trasmettiamo messaggi e contenuti. Comunichiamo. Giocheremo con le parole, emetteremo suoni, scopriremo il significato. Staremo in silenzio forse, urleremo anche, daremo vita a suoni profondi e importanti.
C’è un mondo meraviglioso che si muove dentro di noi che spesso è blindato dall’organizzazione, dalla scansione oraria, dagli obiettivi da raggiungere. E allora dico…. Cosa c’è di più bello, esaltante e commuovente che dare spazio a ciò che siamo con persone che condividono lo stesso sentire?
Concludo con le parole di Alda Merini:
Mi piace
chi sceglie con cura
le parole
da non dire.
Cristina Mazza
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