di Veronica Pizzi
Mancava un giorno o poco più alla mia partenza per il servizio civile in Kenya a Meru, quando in una libreria di Milano ho trovato questo libro “Come diventare un esploratore del mondo” di Keri Smith e ho pensato che potesse essere un buon compagno di viaggio per questa esperienza, e in effetti è stato proprio così.
Immergersi in una cultura completamente diversa dalla mia, in paesaggi così diversi da quelli a cui sono abituata, attraverso le esplorazioni di questo libro è un esercizio che faccio molto spesso per scoprire cose che senza l’aiuto di queste esplorazioni non avrei mai scoperto.
“Non smetteremo di esplorare e alla fine di tutto il nostro andare ritorneremo al punto di partenza e conosceremo quel luogo per la prima volta.” (T.S.ELIOT, “QUATTRO QUARTETTI”).
Il libro mi parla anche molto spesso, mi dice che cosa voglia significare profondamente un’esplorazione, perchè le facciamo, che cosa ci insegnano e soprattutto perchè vogliamo procedere a scoprire sempre cose nuove. Io questa cosa la dò per scontata, sono qui, ho deciso di fare il servizio civile in un posto lontano, ma chi è a casa sua, nel suo quartiere, magari da sempre, perchè dovrebbe ancora andare in giro ad esplorare? Questa è la domanda che vi lascio in consegna prima di un esercizio pratico e di un po’ di musica.
Voglio condividere con voi la mia esplorazione sulla mia strada preferita.
ESPLORAZIONE N #21: La tua strada preferita
Vai nella tua strada preferita. (Se non ci puoi andare fisicamente, puoi farci un giro usando l’immaginazione). Tracciane una mappa su un pezzo di carta. Descrivine (o documenta in altro modo) tutti i particolari: i negozi, le case, i segnali stradali, gli alberi, ecc…
Qual è la tua strada preferita?
Asfalto, sassi, terra, erba, assi di legno, la neve in montagna.
Strade mai percorse, strade da percorrere.
Strade che si incrociano, strade parallele.
Strade in salita, strade in discesa.
Strade percorse in macchina, a piedi, in bicicletta con il matatu o il piki piki (se sei in Kenya).
Prendi la scorciatoia che arriviamo prima.
Da solo o con gli altri.
La strada è lì, devi solo percorrerla.
La mia strada. La tua strada. La nostra strada.
“Buon viaggio hermano querido e buon cammino ovunque tu vada,
forse un giorno potremo incontrarci di nuovo lungo la strada”
(Modena City Ramblers – La strada)
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