di Bianca Maria Pagani
“Ognuno vede nel mondo ciò che porta nel cuore”, diceva Goethe.
Noi, da Ambalakilonga, il mondo lo vediamo così:
Il mondo è…
un’insieme di Terra e Luna
creato per noi, in cui vivere ed essere uniti.
Il mondo è…
diviso in molte Nazioni
è la sorgente di tutte le cose e di tutte le creature.
Il mondo è…
una vita dolce ed amara creata per noi, in cui vivere e stare insieme,
è tutto ciò che mi circonda: è aria e natura.
Il mondo è…
pace e dolore,
una boccata d’aria fresca, professori e studenti, macchine, animali, persone , campi e foreste.
Il mondo
ha bisogno di cambiamento perché tutte le foreste sono state disboscate, la terra è arida, non piove, non possiamo più usare l’aratro per lavorare la terra. Abbiamo bisogno di far crescere il riso!
Il mondo
sta soffrendo perché manca l’acqua;
ci sono molti buoni amici in Madagascar che, però, stanno soffrendo per le stesse malattie che ci sono in tutto il mondo.
Il mondo
ha i suoi diversi paesi con i loro credo la loro terra
con le loro competizioni,
con le loro luci e le loro ombre.
Il mondo
è impossibile che sia reale, senza che Dio lo faccia funzionare.
Ci saranno giorni in cui canteremo ed altri in cui soffriremo ma solo noi possiamo realizzare i nostri sogni, all’interno di questa creazione che è un insieme di visibile ed invisibile.
E, per costruire il nostro piccolo mondo, abbiamo usato dei materiali semplici.
Una palla, di quelle che si costruiscono con i pezzetti di plastica e le retine, fatte per giocare con gli amici, un po’ di fil di ferro e dello spago perché qui tutto può nascere a nuova vita, nulla va sprecato, ogni cosa, anche se sembra inutile ed insignificante, ha la sua seconda possibilità.
Tutto è prezioso come l’acqua, di cui hanno scritto i ragazzi, perché senza acqua non c’è riso ed il riso, qui, è cibo, è lavoro, è vita!
Proviamo, anche noi, a dare nuova vita alle cose; proviamo a pensarle ancora necessarie anche se in modo diverso.
Proviamo a costruire il nostro piccolo mondo, fatto di tante piccole seconde possibilità.
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