Riflessione di G.S. un ragazzo della nostra comunità Casa Juan Pablo II
L’ acqua è vita.
Su questo, credo, non ci siano dubbi.
In questi ultimi due anni, a parte la pandemia, l’acqua è stata anche autrice di morte, si villaggi distrutti, coltivazioni perse, persone senza nemmeno più il tetto di casa…
Acqua sei vita ma sei anche distruzione. Sei arrivata prima nel nome di Iota e poi Eta. I due uragani ovviamente. Ma non e’ colpa tua se noi esseri umani continuiamo a maltrattare tua madre La Natura.
Quest’anno non è piovuto per niente. I ruscelli secchi, i fiumi scomparsi. Non c’è acqua neppure per gli animali che vorrebbero bere. L’inverno è sempre caratterizzato per il cambio di colore della natura. Verde dappertutto! Invece, a causa di questa carestia, tutto è color marrone bruciato. Tutto è secco. La terra arida e dura, neppure con la zappa riusciamo a lavorarla.
Economizzare il più possibile è l’unica soluzione. Ma quanto ancora dobbiamo economizzare? E’ più di un anno che vedo uscire l’acqua dal rubinetto solo una volta la settimana. E per un massimo di due ore.
Madre Natura ci vuole castigare per tutti gli alberi che l’uomo ha tagliato, per tutta la immondizia che gettiamo in strada, per le quantità di plastica che si produce…
Io sono solo un ragazzo di 18 anni e non ho mai tagliato un albero. E
devo pagare insieme a tanti altri per errori che non ho commesso. Lotterò per far si che un giorno, mio figlio o mia figlia, possano aprire la doccia e non aver paura di restare con il bagnoschiuma in dosso…
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