Quest’anno gli educatori e le educatrici senza frontiere non partiranno. Ci prenderemo il giusto tempo per rigenerarci ed essere pronti a preparare nuovamente lo zaino e portare avanti i nostri progetti in giro per il mondo. Vogliamo però raccontare i nostri viaggi, partendo dalle foto più significative. Buon viaggio insieme a noi.
Scritto da Simona Di Gallo
La storia della mia foto inizia con questa data.
Madagascar. Ambalakilonga. 1 settembre 2019
Era domenica.
Io, Rosario, Hila, Irene e Salvatore siamo andati a Messa all’orfanotrofio, davanti ad Ambalakilonga.
Mia sorella che ha vissuto per un po di anni in Africa mi aveva raccontato di Messe lunghissime con molti balli e colori, un momento molto partecipato e molto diverso da quello a cui siamo abituati noi in Italia, quindi ero molto curiosa di vedere e partecipare, di esserci.
I canti e i bimbi dell’orfanotrofio hanno dato a quell’oretta e mezza il sapore di casa, era come avere il mio oratorio in Madagascar, qualcosa di speciale per me.
Quando siamo rientrati G. mi ha chiesto perché non ero andata con loro alla messa all’oratorio di Don bosco che si trova li vicino.
In attesa del pranzo i ragazzi, con un po di musica, hanno improvvisato una sfida di ballo all’aperto.
Suona la cloche, è ora di mangiare.
Nel pomeriggio mi sono fatta spiegare come si pronuncia il Padre nostro che cantano la sera.
Mi hanno portata in cappellina in modo di poter leggere il testo scritto sulla parete, G. si è messo a suonare il tamburo e altri due cantavano.
Verso le 16:30 con Tere, Ale, Giuli e Vero abbiamo preparato l’aula per l’inizio della Winter portando giu tutti i materiali che ci sarebbero serviti nei giorni successivi: colori, cartoncini, fogli, lana di qualsiasi colore, pennelli.
Tutto quello che ci si può aspettare da una formazione sull’arte.
In tardo pomeriggio sono andata con G. all’orfanotrofio a prendere le uova perché volevamo fare una torta; quella sera avremmo salutato Irene e Salvatore che tornavano a casa.
Ore 18:25
Io e Vero ci siamo avviate verso la cappellina ma è saltata la luce in tutta Ambalakilonga.
Ci ritroviamo li davanti con tutti i ragazzi, aspettando che torni la corrente, abbiamo chiacchierato fino a quando la luce non è tornata.
Poco dopo è tornata la luce e siamo entrati nella cappellina, i ragazzi hanno cantato il Padre Nostro e noi abbiamo provato a seguirli con uno stentatissimo e alquanto creativo malgascio improvvisato.
È con questo momento che ci hanno accolti appena siamo arrivati dall’Italia e, per me, è stato ogni giorno un momento molto speciale.
Finito il momento di preghiera, uno dei ragazzi ha ringraziato a nome di tutti Salvo e Ire per la loro presenza, perchè domani mattina rientrano in Italia.
Salvatore e Irene sono due sposini che hanno deciso di dedicare il loro tempo e il loro viaggio di nozze ad Ambalakilonga, aiutando nelle varie attività e mettendosi in gioco con tanta positività e ottimismo.
Una scelta sicuramente particolare quanto bella e profonda; una scelta di Amore e di grande valore.
Sono stati loro a chiedere di scattare questa foto tutti insieme.
La cerimonia del saluto e degli abbracci: Salvo e Irene escono per primi, seguiti poi da tutti gli altri che formano una specie di “corridoio” degli abbracci.
Si vede che un vero e proprio rito perchè si ripete alla partenza di ogni volontario che condivide un pezzo di cammino coi ragazzi e con tutta la realtà di Ambalakilonga.
Mentre gli guardavo scambiarsi questi abbracci il mio pensiero è stato: “Io riuscirò a salutarli con un sorriso cosi come stanno facendo loro adesso? ”
Concluso il rito degli abbracci, G. mi dice che il giorno dopo sarebbe andato a Tanà da sua zia e che sarebbe partito con Salvo e Irene per non affrontare il viaggio da solo.
Non me l’aspettavo.
F. mi salta in spalluccia, anche questo non me l’aspettavo.
Mi chiamano dalla veranda, la nostra cena è pronta.
Con Tere, dopo cena abbiamo preparato un cartellone, sbagliando una frase in francese, meno male che è passata Cristina e ci ha detto che era sbagliato così abbiamo potuto rifarlo.
Domani inizia la Winter e noi siamo pronti!
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