Quest’anno abbiamo scelto come città per il nostro cammino L’Aquila, 100 uomini e donne hanno cammino e riflettuto attorno alla parola “ESILIO” sulla scorta del pensiero di Maria Zambrano, Ungaretti, Primo Levi e molti altri.
Da questo cammino sono nate narrazioni intense e interessanti che in questi prossimi giorni vi faremo conoscere. Buona lettura.
di Francesca Todini
Quanto costa essere coscienti di ciò che si è. Quanto costa adempiere alla legge della propria natura, la sola e unica della quale si dispone?
Costa, esattamente quanto costerebbe non dargli alcun nutrimento e lasciarla naufragare in acque stagnanti e senza vita.
Tutto sicuramente ha un prezzo, ma cosa succede a chi si esilia da se stesso?
Ogni cosa è esattamente uguale ad un’altra, non c è altra scia da seguire se non quella del filone di vaganti che cammina dinanzi a se.
Quanto coraggio si richiede a colui, che intravede quel piccolo viale luminoso su un lato remoto della via.
Ma d’altronde…chi si sente un esiliato, in un mondo che sembra ridurre l’esistenza ad un modello conforme per tutti, sa che facendosi attirare da quel bagliore, probabilmente dovrà allontanarsi da ogni certezza , per incontrarsi e riabbracciarsi con occhi nuovi. Con mani cariche dell’unica responsabilità che si è presa, quella di tornare a Casa.
Il solo punto di partenza…e di arrivo possibile.
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