Il nostro cammino a Montefiascone/Civita/Lago di Bolsena, è stato intenso, commovente, gioioso e un punto di partenza per i nostri viaggi, come ogni anno. Qui in 4 puntate, i nostri ESF racconteranno quei giorni con le loro parole.
Terzo giorno di cammino.
Di Luigi Russo
C’è un fiume colorato e silenzioso che attraversa queste terre. La corrente è a senso unico ma scorre lenta tagliando un percorso già battuto. La sua corsa non termina nel mare ma lungo le rive di un lago.
Quel fiume siamo noi, ancora una volta, ancora insieme. Scarpe impolverate e passi pronti a superare le insidie della strada.
Il sole ci illumina e riscalda, gli alberi ci offrono ristoro.
Ognuno porta con se pensieri e riflessioni, la natura ci parla e noi lasciamo che ci avvolga, qualcuno si sofferma, si ritaglia il suo spazio e scrive.
È un momento tutto per noi, un’occasione rara che ci permette di ascoltarci e di ascoltare, lontani dal quotidiano.
Il lago distende tutto, ci si presenta calmo, ristoratore, si offre a noi, libero. Qualcuno scatta una foto, altri riprendono fiato, molti continuano ad ascoltarsi.
Poi i nostri viaggi si intrecciano in momenti di condivisione e conoscenza. Sembra di essere già lì, la curiosità si fonde con l’esperienza, gli occhi si riempiono di aspettative e timori, le orecchie accolgono tutto e dalle nostre bocche domande e testimonianze.
Torniamo indietro, ci aspetta la veglia, il momento più intimo, il nostro rito, il grande abbraccio dopo un anno di piccoli abbracci.
Non è facile descrivere le emozioni, non è facile dire ad una delle grandi donne di Esf quello che rappresenta per noi da anni, ci proviamo, il messaggio arriva.
Siamo testimoni di una grande festa, due dei nostri, uniti da sempre, si promettono amore eterno.
Il Don ci guarda ad uno ad uno e il suo abbraccio scioglie i nostri cuori rendendoci dolcemente fragili.
Ci guardiamo e ci riconosciamo in questo mare di sentimenti, cantiamo e balliamo, con il cuore.
Per molti di noi queste emozioni non sono una novità ma non riusciamo ad abituarci, le aspettiamo per un anno, le cerchiamo, le portiamo con noi.
Per i nuovi è una curiosa scoperta, un abbraccio speciale che ti cambia dentro e ti porta con se.
Rientriamo a casa, stanchi ma felici, il cammino è quasi finito, la strada si apre davanti a noi.
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