Scritto da Cristina Mazza
Educatori senza Frontiere opera in Madagascar da più di 15 anni, dove si occupa della gestione del centro Ambalakilonga, centro di accoglienza di giovani adolescenti provenienti dal vicino orfanotrofio, dalla strada o da contesti familiari svantaggiati. Inoltre Ambalakilonga vanta la presenza di un Dispensario riconosciuto dal Ministero della Sanità malgascia che offre cure mediche a tutti i villaggi limitrofi, una scuola materna che educa 120 bambini di età compresa tra i 3 e i 5 anni e, fino al 2015 la presenza di un Scuola di Formazione Professionale (CFPA) che dal 2004 ha formato 500 giovani vulnerabili nelle filiere di carpenteria, saldatura, falegnameria, elettricità e informatica. Il lavoro svolto fino ad oggi nel paese, dunque, è stato prevalentemente orientato alla promozione dell’infanzia, degli adolescenti e dei giovani e focalizzato nel settore educativo, socio-sanitario, della formazione professionale e dello sviluppo economico locale.
“Human” Centro di Formazione Professionale per Educatori”, ecco come suona la fine di un cammino lungo quasi due anni o forse sarebbe meglio dire: ecco come suona l’INIZIO di un cammino che ci auguriamo sarà lungo una vita!
La prima Scuola Professionale per Educatori in Madagascar finalmente è pronta e ha aperto le sue porte ai primi 20 giovani, che come noi pensano che l’educazione sia la chiave per cambiare le cose in meglio, per dare voce, slancio e vita ai progetti e alle ambizioni di ognuno, per dare dignità all’essere umano e ci auguriamo, in questo caso, anche dare degli strumenti professionali affinché il prendersi cura dell’altro sia la benzina per mettere in moto un circolo virtuoso in questo Paese da troppo tempo assopito.
Educatori senza Frontiere con l’apertura della Scuola per Educatori “HUMAN”, intende migliorare la qualità dei servizi educativi del paese, avviando un percorso di sviluppo in una delle zone più disagiate del Madagascar e più precisamente in una delle tre città principali del paese, Fianarantsoa. Tale centro professionale, va a sopperire alla mancanza di preparazione professionale di educatori/animatori in tutto il centro sud del paese. Infatti, il Centro di Formazione pensato è unico nel suo genere in tutto il territorio: ad oggi nelle innumerevoli realtà, associazioni, ONG, congregazioni religiose lavorano operatori che non possiedono competenze specifiche in ambito pedagogico ed educativo, privi di qualsiasi formazione se non quella offerta dagli enti stessi
L’iter per arrivare fino a qui è stato particolarmente interessante perché ci ha permesso di capire ed avere un quadro completo della figura dell’educatore in Madagascar.
Siamo partiti da un questionario somministrato a chi educatore lo è già: alcuni, pochissimi, formati all’unica Università privata della capitale, altri, la maggior parte, senza nessuna formazione specifica se non quella appresa direttamente sul campo.
Ai questionari sono seguiti gli atelier che hanno visto coinvolti le figure più disparate che in Madagascar si occupano di educazione: Ministeri, responsabili di Centri per bambini, adolescenti, anziani, disabili, educatori specializzati, semplici educatori.
E così passo dopo passo, atelier dopo atelier ha preso vita il primo “Référentiel de diplôme pour Moniteur-Educateur” del Paese, il documento ufficiale riconosciuto dallo Stato Malgascio che mette nero su bianco cos’è il mestiere dell’educatore e quali competenze deve avere, e detta le linee da seguire per aprire la scuola professionale atta a formare tale figura. E alla fine un progetto approvato dalla Cei – Commissione Episcopale Italiana – per la ristrutturazione della scuola e il suo avvio con un contributo per due anni
Un sole stilizzato nel quale è inscritto un uomo e in cui trova spazio un piccolo seme, nei colori caldi del continente africano, è questo il logo della nuova scuola professionale HUMAN che ha aperto battenti ad Ambalakilonga, alla fine del mese di febbraio.
Il logo, creato dalla graphic designer trapanese Cristina Martinico, mette al centro l’Uomo, – soggetto dell’educazione in ogni fase della vita – su un campo variopinto a fasce verticali, che rappresenta il mondo e l’umanità nella sua diversità. Il piccolo seme, simboleggia il lavoro dell’educatore e il sole che racchiude tutto e da luce al logo, è metafora della speranza che deve sempre animare l’azione educativa.
“Human” sarà la prima in assoluto, la capostipite, l’apripista di una strada non semplice e sicuramente tortuosa e piena di imprevisti, ma allo stesso tempo ricca e piena di meraviglie che ci aspettano dietro l’angolo.
Saremmo bugiardi se non dicessimo che a volte ci si spezza il fiato per l’emozione mista alla paura nel vedere questo grande progetto prendere forma e se non dicessimo che ci tremano un po’ le gambe nel percorrere questo sentiero che nessuno ha mai percorso prima ma, forse, è proprio con le gambe tremolanti che si “aprono strade impossibili.
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