Scritto da Susanna Meregalli

Cari Esf, sono Susanna o come dicono qui “ Sciusana”.

Mi trovo nella comunità di Ambalakilonga a Fianarantsoa nel centro del Madagascar.
Ambalakilonga è una comunità per circa una quarantina di ragazzi che arrivano dalla strada o dall’orfanotrofio, da situazioni di povertà e abbandono. Accoglie, inoltre,150 bambini dei villaggi vicini che frequentano la scuola per l’educazione di base, oltre ad essere un importante dispensario di medicine per tutti i villaggi limitrofi.

Tra pochi mesi diventerà anche una scuola per educatori!
Un vero e proprio spiraglio di speranza per i malgasci!

Mi trovo immersa in un turbine di emozioni, sensazioni, immagini, suoni, sapori e profumi che sono così forti, così potenti da non riuscire a contenerli in sole parole.

Ambalakilonga è il luogo di condivisione e il mio viaggio è stato caratterizzato da essa.
Condivisione degli spazi, dei tempi, del cibo e dell’acqua, quando c’è e quando non c’è .
Condivisione dei momenti più belli e più felici ma anche dei momenti difficili e dubbiosi. Condivisione del nervosismo tuo o dei tuoi compagni.
Condivisione delle tante domande che ti sorgono e dei tanti “perché?” senza risposta.
Condivisione fin dalla mattina dei saluti.

Come apro la porta della mia cameretta, sento urlare il mio nome accompagnato da saluti e sorrisi, velati da una nebbia fredda mattutina per lasciare spazio al sole caldo che illumina la splendida terra rossa malgascia.
Come arrivo in orfanotrofio o al FYY DON BOSCO, i bambini mi corrono incontro salutandomi, abbracciandomi.
Per strada, i saluti ai “ Vazah”, accompagnati da risatine.

Condivisione dei percorsi e del cammino con i miei compagni, con i ragazzi di Ambalakilonga, con i passanti, con i bambini dell’orfanotrofio e dell’oratorio, con le donne del carcere, con i piccoli del preventorio, con i ragazzi del centro disabile, con le persone che vivono in strada, con gli educatori e i maestri della scuola di educazione di base, con il fantastico maestro Mickael ..

Condivisione del ritmo e della musica.
La musica! Una costante per tutto il mio viaggio. La musica durante le 10 ore di viaggio in macchina, la musica che scandiva l’inizio dell’oratorio ( FYY DON BOSCO), la musica che ne scandiva la fine, la musica durante le passeggiate con N. , J e M. per raggiungere i luoghi di volontariato, la musica della domenica mattina in comunità accompagnata da canti e balli, la musica dal mio cellulare tanto richiesta dai ragazzi curiosi dalle nuove hit del momento, la musica durante il viaggio in pulmino per andare in gita al Parco accompagnata da entusiasmo e canti a squarciagola anche dal più timido del gruppo.

Condividere è felicità.
Questo mi mancherà più di tutto.
Svegliarsi alla mattina e iniziare a condividere ogni singolo momento ed emozioni con gli altri, scendere e trovare Angelo con il suo scopino che spazza la strada che dopo poco sarà di nuovo ricoperta di polvere rossa, trovare i ragazzi al lavatoio che ti sorridono, preparare la colazione per i tuoi compagni di viaggio o trovarla già preparata per te, mangiare il riso tutti insieme raccontandosi la mattinata con quelle poche parole malgasce che conosci o improvvisando francese, ritrovarsi nell’arena canticchiando, godersi il caldo del sole e fare lezioni improvvisate di malgascio, gli occhi di grandi e di piccini che ti guardano e ti sorridono, i bambini che ti tirano la mano e i capelli o che ti saltano in braccio, i ritornelli del coccodrillo come fa cantata con tante risate.
Ho un’immensa stima e rispetto per tutte le persone che ho incontrato, ognuno di loro mi ha insegnato qualcosa che rimarrà indelebile. Dai più grandi ai più piccini.
La forza di sorridere sempre, di non negare mai un saluto, di essere sempre allegri nonostante tutto..la gentilezza di F. e C. nel chiederti “ vuoi che ti porto lo zaino?”, la dolcezza nel parlarti, la profondità dei ragionamenti di ragazzi di 20 anni che ti spiegano come vogliono migliorare sempre in futuro e non fermarsi ad accontentarsi di un progresso rispetto al passato.

Misaotra!

 

 

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