Stop.

È il momento di fermarsi.

Proprio qui, ora.

Scritto da Martina Alessandrini

Su questo prato verde, dove ogni filo d’erba è riscaldato dal sole.

Mi sdraio con il naso all’insù e mi lascio cullare dal vento.

Mi regalo questo momento di pace, in queste settimane di corse accelerate.

Guardo il cielo e osservo le nuvole, quelle nuvole bianche che sono la melodia del mio tempo.

Ogni nuvola ha la sua storia.

Anche io sono una soffice nuvola bianca.

Cammino sulla terra con passo deciso.

Poi una musica, che mi entra nel cuore e mi solleva verso il cielo, oltre le montagne.

E intorno a me altre nuvole bianche, che passano, che mi guardano, che scelgono di percorrere con me parte del loro volo.

Non stanno mai ferme, sono sempre di passaggio, ma ci sono.

E io come loro.

È impossibile fermarci.

Siamo un cielo in continuo movimento.

Ci piace plasmarci in mille figure, per tornare poi al punto di partenza con qualcosa in più, trovato o riscoperto durante ogni nostra trasformazione.

Non è importante la meta del viaggio, ma il percorso che facciamo per raggiungere la meta.

Essere una soffice nuvola bianca mi permette di volare sopra mari e montagne, sopra le città e i paesi di campagna. Mi permette di osservare il mondo, come uno spettatore a teatro. Mi permette di stupirmi e di sorprendermi e nella sorpresa di scoprirmi, di guardare gli altri e di ritrovare me stessa.

La meta del nostro andare diventa quindi la sola conoscenza di noi stessi, attraverso nuovi sorrisi, sguardi, colori.

Ogni incontro che facciamo ci permette di guardare oltre, ci dà lo stimolo per continuare, per andare avanti.

La terra che calpestiamo, per ogni passo che facciamo, per ogni impronta che lasciamo, ci mostra una nostra fragilità, ci regala una nuova consapevolezza.

E allora, è in quel momento che dobbiamo accogliere il cambiamento, la trasformazione.

Cucire gli strappi, raccogliere i vari pezzettini, incollare il tutto per costruire, per ricostruire, per reinventare, partendo da noi.

È l’istante della possibilità.

L’istante in cui dobbiamo lasciarci ispirare per riportare alla luce le nostre bellezze nascoste.

L’istante in cui ci viene concesso di conoscere noi stessi, di specchiarci l’uno negli occhi dell’altro, di mostrarci per quello che siamo veramente.

Eravamo nuvole solitarie che sognavano di trasformare il mondo.

Ci siamo incontrate e abbiamo iniziato a ballare la stessa musica, a corre la stessa strada, per raggiungere i nostri sogni, per seguire il nostro cuore.

Eravamo macchie di colore abbandonate sulle mure di diverse città, sparse nel mondo.

Ci hanno riunito creando una tavolozza di colori, pronta per dipingere un grande murale, un meraviglioso arcobaleno, un ponte per unirci, un ponte per aprire nuove strade.

Eravamo un piccolo seme scartato.

Ma con la cura trovata ci siamo trasformati in un grande albero, con radici forti, salde a terra, protette e curate da mani sagge.

E ora, cari compagni di viaggio, piccole e grandi nuvole bianche, siamo diventati un NOI, pronti per intraprendere insieme un nuovo cammino, alla scoperta di una nuova trasformazione da inventare, di una nuova storia da vivere, da creare, da raccontare, su una nuova pagina bianca del nostro libro più prezioso.

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