Auguri a testa in giù!
Scritto da Rosario Volpi
Vivere o percorrere altre terre, è soprattutto un’occasione per ascoltare altri mondi, apprendere idee, parole, suoni nuovi. Ma soprattutto insegna che incontro e accoglienza sono veri se nascono da un riconoscimento dell’altro, tutto l’altro, con le sue fragilità, capacità e ricchezze, e che quando questo riconoscimento è reciproco si comincia a pensare insieme, a costruire insieme, a crescere insieme.
Ambalakilonga, è un avamposto di Educatori senza Frontiere in Madagascar, alla periferia del Mondo, soprattutto di quello ricco, sicuro, sordo e cieco di fronte alle miserie umane.
Ambalakilonga è un’impronta nell’oceano indiano, lasciata nel cammino che centinaia di volontarie e volontari di Educatori senza frontiere hanno fatto in questi anni, perché sono persone che invece hanno voluto spalancare i loro occhi, aperto le loro orecchie, messo in moto i loro piedi sospinti dai loro sogni, aperto braccia e cuore per coinvolgersi, per essere e stare dentro la povertà.
Educatori senza frontiere non è un entità astratta, ma persone in movimento che vogliono vivere questo nuovo compleanno come occasione per ringraziare per tutti gli incontri fatti, per far tesoro degli errori, per progettare nuovi cammini e nuove strade.
Un compleanno è soprattutto un’occasione per augurare cose belle per il cammino che ci si schiude davanti, per questo ci auguro:
di essere sempre più un movimento di persone che vive la solidarietà come progetto di vita;
di essere sempre più delle persone che rifiutano il consumismo acritico e vivono la sobrietà come stile di vita;
di essere persone che sappiano migliorare le nostre case, i nostri quartieri, le nostre città;
di avere il coraggio – sempre – di lottare contro ogni forma di discriminazione tra gli esseri umani;
di saper stimolare e provocare processi di cambiamento e di liberazione insieme ai più poveri, ai più esclusi e sfruttati;
di contrastare ogni forma di sfruttamento, dominazione e colonizzazione;
di saper difendere e proteggere la Terra che camminiamo;
di essere uomini e donne che non risparmiano energie per costruire la pace e la cultura dell’incontro;
di capire che il Mondo, comincia sull’uscio di casa mia.
Auguri educatori senza frontiere, auguri a noi!
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