Scritto da Silvia Morici
Occhi che guardano con curiosità. Occhi che cercano di capire.
Occhi che non parlano la stessa lingua. Occhi aperti all’incontro.
Occhi protagonisti di questo viaggio.
Occhi di persone impressi nella mente e nel cuore.
Essere occhi ed avere occhi!
Mani ed occhi che si toccano e non si valicano come passanti di diverse città, si stringono per non lasciarsi per non smettere di tenersi.
Occhi protagonisti di questo viaggio.
Occhi che hanno ascoltato. Occhi che hanno pianto.
Occhi che hanno accolto. Occhi che hanno cantato.
Occhi che hanno saputo comunicare, pur non parlando la stessa lingua.
Occhi che hanno accolto e che si sono sentiti accolti.
Occhi che hanno abbracciato. Occhi che hanno saputo tendere la mano.
Occhi creativi. Occhi riflessivi.
Occhi che davanti alla sofferenza, hanno abbracciato con il cuore, perchè molte volte parlare serve a poco.
Occhi che hanno dipinto e saputo trasformare delle semplici pietre in qualcosa di magico e colorato.
Occhi che hanno danzato. Occhi che hanno cucito.
Occhi che hanno avuto la forza di specchiarsi ed accogliere le proprie fragilità.
Occhi che si sono interrogati. Occhi di ragazzi poeti.
Occhi che si sono sentiti famiglia, semplicemente nel dividere la stessa tavola.
Occhi che hanno stretto le mani delle persone che hanno incontrato.
Occhi che hanno ringraziato, perchè ogni persona è stata un dono.
Occhi silenziosi. Occhi sorridenti.
Essere occhi ed avere occhi!
Occhi che si sono aperti al mondo con lo stupore di un bambino.
Occhi timidi. Occhi gioiosi. Occhi fiduciosi.
Occhi che si sono riuniti intorno all’albero dei desideri.
Occhi coraggiosi. Occhi premurosi.
Occhi felici, perchè capisci che sono i piccoli gesti a rallegrarti il cuore, come una festa di compleanno che non ti aspettavi.
Occhi che ti hanno detto GRAZIE, semplicemente perchè hai scelto di intraprendere un viaggio per stare dall’altra parte del mondo, per stare con loro.
Occhi profondi. Occhi di una grande intensità.
Occhi di un silenzio assordante, dopo aver visto uno dei luoghi più poveri di Luanda.
Occhi che hanno scritto un diario di bordo, racchiudendo i pensieri della giornata trascorsa.
Occhi protagonisti di questo viaggio. Essere occhi ed avere occhi!
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