Claudia, una volontaria di Educatori senza Frontiere, di recente, è stata all’Isola d’Elba, all’interno di una casa della Fondazione Exodus.
Su quest’isola vive un gruppo di ragazzi e ragazze, insieme a loro sono nate delle piccole grandi storie. In questi giorni le pubblicheremo per raccontare di loro, per ricordarci delle cose piccole, che ingrandiscono il mondo.
Matteo, Andrea e Alessio, raccontano.
Tutte le mattine al sorgere del sole, Murru il cuoco, detto Proceddu prepara la colazione.
La peculiarità di Murru è che quando parla sputa salsicce e nessuno vuole fare la courvè con lui perché unge tutti i piani, ed è anche pericoloso perché il pavimento è molto scivoloso e la cucina è piena di oggetti contundenti.
L’appuntamento è alle sette e trenta ma come tutti i giorni non si presenta nessuno. Proceddu che cucina carne suina sputando qualche salsiccina se la ride di bella e fa anche i panini con la nutella.
Finito il lavoro esce a vedere come mai non arriva nessuno… vede dieci chihuahua che non riuscivano a salire perché rotolavano; guardando l’immagine gli viene in mente un motivetto: “mi chiamo botolo non cammino ma rotolo “.
Ride di gusto finché non arriva Alberto, l’esperto che cerca sempre di aiutare i compagni con l’intelletto e la forza, ma molte volte viene schernito.
Albertino tira fuori il suo rampino e trascina i suoi compagni, perché non si lascia nessuno indietro nella strada ma si cresce tutti insieme.
La situazione precipita e anche se Alberto l’esperto ce la mette tutta, giorno dopo giorno; si stanca sempre di più e stufo di ciò, fa un discorso a tutti i chihuahua:” ma non vedete come vi siete ridotti !!! io non posso continuamente trascinarvi, la scelta di cambiare deve partire dal più profondo di voi, sennò nessuno di voi potrà cambiare”.
Parte un certo vociferare fra i chihuahua che guardandosi l’un l’altro si accorgono di essere leoni.
Il primo trascina gli altri fino a che 14 leoni davanti alla cucina sono pronti per eliminare Proceddù, ma Alberto l’esperto sostiene di non eliminarlo, ma mangiare le sue salcicce con contenimento, sfruttando cosi l’autosostentamento.
L’ambiente della cucina è ristretto quindi il piano d’attacco deve essere svolto da pochi elementi.
Entrano cinque di loro correndo, due di loro scivolano subito sull’unto del pavimento.
Allorché Murru si accorge del nemico e sferra il suo attacco salsiccioso, altri due leoni cadono nel campo di battaglia, ma Alberto l’esperto, entrato dalla porta secondaria, lo sorprende alle spalle colpendolo con un mattarello. Anche oggi l’unione, la forza e il coraggio di un gruppo con un obbiettivo comune ha vinto contro l’unto viscido e lo sporco dentro ognuno di noi. E così le cose alla Mammmoletta sono state risolte, i leoni sono tornati umani magri, ma soprattutto vegetariani.
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