Scritto da Giulia Lea
Oggi David non è andato a scuola, ha mal di testa e dovrebbe riposare ma, di dormire non ne ha proprio voglia. Ha deciso di farmi compagnia. Ha occhi grandi David, osserva il mondo che lo circonda e lo fa a modo suo. Ciò che vede lo sa solo lui. Chissà cosa immagina, cosa pensa…magari alla mamma e ai suoi fratelli che non vivono qui, forse no, ma sicuramente ne sente la mancanza.
Ha occhi grandi e profondi David e si perde tra i suoi pensieri.
Come i bambini della sua età ha paura dei mostri quando si spegne la luce, la sera. Suo fratello maggiore, Bruno, gli ha regalato un braccialetto nuovo, magico: protegge dai fantasmi. Gli ho chiesto chi glielo avesse regalato. “Bruno” mi risponde e i suoi occhi grandi si sono illuminati e la tenerezza di questo gesto così speciale mi ha colpito, forte.
Guardo Bruno e mi sento orgogliosa della persona che è e non riesco a immaginarlo diverso da quello che è ora, da come era nel suo passato, per strada. Bruno che si prende cura della sua famiglia, dei suoi fratelli minori e anche delle sorelle maggiori. Ha sete di famiglia, sente forte questo dovere e questa responsabilità e la perdita del padre lo porta tra le campagne malgascie alla ricerca di una famiglia, di un ricordo lontano che possa riempire questo vuoto, per trovare una tranquillità interiore. Si è messo in cammino, come tutti, per trovare le sue risposte, le sue verità. Lo ammiro tanto, Bruno. Proprio lui sta frequentando due scuole, per finire prima, dice. È veramente bravo, si impegna tanto in tutte le cose che fa. Lo vedo uscire la mattina presto e ritornare la sera tardi. Stanco sì, ma sempre con la voglia di scambiare due parole prima di andare a dormire.
Intanto David ancora non dorme. Stanno per arrivare tutti gli altri bambini.
Sento da lontano le voci degli “ankizy kely”, Joseph, Fita e Nomena. I piccoli di casa corrono, entrano dal cancello e invadono l’ufficio con le loro vocine. C’è chi saluta con un bacio, un abbraccio e poi di nuovo a giocare. Sono uniti come se fossero tutti fratelli e questa volta sono io che mi perdo tra i pensieri, mentre li guardo giocare.
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