Scritto da Giulio Brotto

In Honduras le occasioni per cadere e non riuscire a rialzarsi sono come le formiche, quelle Honduregne s’intende.

Innanzitutto sono infinite, formicai ovunque.

In secondo luogo sono spietate; oggi ho visto un insetto grande quanto il palmo della mia mano che aveva un insignificante problema alla zampa. In due minuti è stato accerchiato, assaltato e distrutto da delle piccolissime formiche rosse; queste se ne sono fregate se aveva solo 15 anni e tutta la vita davanti.

Poi le formiche honduregne ti segnano. Non sono come le nostre formiche che se per sbaglio metti un piede sulla loro casa te ne accorgi solo perché senti un leggero solletico sulla gamba. Queste ti mangiano vivo; non fai nemmeno in tempo a pentirtene che già ti hanno tartassato un polpaccio.

Inoltre sono di tutti i tipi; non puoi dire di essere al sicuro perché le hai catalogate una per una. Potrebbe sempre esserci una formica camuffata da spacciatore di crack pronta a pizzicarti appena le dai le spalle.

Insomma queste formiche honduregne sono proprio impossibili da contrastare? Ebbene no, esiste una strada. Esiste una Casa, a El Paraiso, dove le formiche si riesce a combatterle. E’ Casa Juan Pablo II.

Un posto dove puoi crescere e capire come difenderti e come convivere con queste formiche.

Un posto dove se metti il piede su un formicaio qualcuno ti avverte.

Un posto dove ti aiutano a rialzarti se le formiche ti fanno lo sgambetto.

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