Scritto da Claudia Minelli
C’è chi crede che ritornare in un posto già esplorato dia la cetrtezza di non perdersi .
E poi invece succede che torni a casa, come è successo a me, qui ad Ambalakilonga, ma senti che è diverso, che non è il solito passaggio,a dispetto di questo tempo che corre come il vento, ma qualcosa di più, ed è una sensazione di calma e stabilità che ti avvolge , una sensazione che la tua casa ti può dare.
Questa casa che ora mi appartiene e io che le appartengo. Ora ogni angolo è da scoprire e ogni particolare deve essere oggetto di cura. Ogni incontro è da assaporare e da approfondire.
E’ tempo di prendere decisioni, di orientarmi; accogliere e guidare chi arriva , come sono stata accolta e guidata io a mia volta.
E’ tempo di conoscere più da vicino chi passa di qua e non osservarne solo l’andirivieni da lontano.
E’ un nuovo tempo per osare , per rischiare, ma anche per vivere ancor più intensamente quest’esperienza, che per nove mesi sembrava già vissuta appieno.
Sembra bello e scontato, ma invece all’inizio questo ritorno, questa nuova condizione e queste nuove responsabiltà sono state motivo per perdermi e ritrovarmi, per ri-stupirmi ogni giorno del mio ritorno e delle sorprese di questa seconda esperienza malgascia.
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