Scritto da Cristina Caruso

Devo essere sincera, l’idea di tornare in Rwanda così presto e in questo preciso momento della mia vita non mi allettava poi così tanto: troppe cose da fare tra l’Italia e il Madagascar, troppe scadenze da rispettare, decisioni da prendere e poi il Rwanda e troppo poco tempo per prepararmi, per respirare e rimettere insieme le idee.

Tornare con altri abiti, tornare con un altro ruolo. Essere tutor, nuova sfida per me che non sono abituata a viaggiare in gruppi numerosi.

Ma una volta messo piede nella terra dalle mille colline ho capito che forse questo Rwanda cade proprio al momento giusto.

L’abbraccio dei ragazzi di casa Exodus al mio arrivo è stato come una “tranvata” in piena faccia, una di quelle scosse che ti rimettono in sesto e ti danno la giusta dimensione delle cose, che ti regalano improvvisamente il senso.

Godermi l’esperienza attraverso gli occhi dei mie compagni di viaggio, è questo che voglio fare!

Prenderò lo stupore di Maristella, la dolcezza di Flavia, la curiosità di Elisa, la delicatezza di Emma e l’ironia di Luca e li farò miei e questo Rwanda non sarà un ritorno ma una nuova splendida avventura!

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