Scritto da don Antonio Mazzi
Cari ESF
È brutto chiamarvi con una etichetta. Vorrei nominarvi uno per uno e abbracciarvi. A Natale può accadere questo ed altro.
Mi fate vivere gli ultimi anni nella gioia più profonda. Non avrei pensato che un’avventuretta quasi accademica generasse questa ondata di freschezza nel mio cuore. E’ proprio vero che quando la donna rimane fedele alla sua femminilità, il mondo si fa a colori.
Quando vi parlo amo guardarvi negli occhi. Gli occhi non ingannano mai. Quando parlate e scrivete sto volentieri ad ascoltarvi e a curiosare. Avete dentro di voi ricchezze straordinarie. Liberatele. Infischiatevi di questa società, fatta di persone che “emmerdent la vie“
Quello che conta nella vita è cercare più che trovare. Antonio Tabucchi (fatemi citare una volta a Natale) in una sua recente intervista diceva “sono sempre stato affascinato dai personaggi capaci di grandi passioni, perché seppure nel preciso istante della passione siano stati ciechi, in seguito hanno acquistato una forma peculiare di lucidità”.
Noi questa passione l’abbiamo chiamata follia, avamposto, itineranza. Passare attraverso questa passione-follia è come passare attraverso la fiamma. Dopo si è più temperati, lucidi, più profetici. Non parlo cosi perché è Natale. Parlo cosi perché è cosi!.
Auguri. Buon Natale 2012
Un abbraccio
Don Antonio
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